Se sei in procinto di sposarti e non hai ancora affrontato il tema con il tuo capo, ecco secondo la legge qual è il comportamento migliore
Dopo due anni durante i quali anche i matrimoni hanno subito un fermo dall’alto a causa della pandemia di Sars-CoV-2, negli ultimi 12 mesi ognuno di noi ne ha avuti vari, da festeggiare.
Come comportarsi con il datore di lavoro quando ci si sposa: ecco cosa si deve fare (lintellettualedissidente.it)
Il matrimonio, civile o religioso, è sempre un momento importante ed emozionante della vita di due persone e di due famiglie, che celebrano quindi la definitiva unione e l’inizio di un nuovo percorso da fare insieme. A livello pratico, però, ecco cosa si deve dire sul posto di lavoro.
Chi è libero professionista non ha alcun vincolo, nel momento in cui si sposa: deve solo organizzare il proprio mese di lavoro, avvisare eventuali clienti o colleghi e annunciare la sospensione delle attività per il periodo del matrimonio. Diversa invece la questione per chi è un dipendente, pubblico o privato: ecco, secondo la legge, qual è l’iter da seguire in questi casi.
Matrimonio, cosa dire al datore di lavoro
Tu e il tuo partner avete deciso di sposarvi, avete anche già fissato una data e stabilito le prime cose, come la location o il tipo di matrimonio che desiderate. C’è però un primo step da superare, che è quello della comunicazione alle rispettive famiglie, agli amici e anche al datore di lavoro. In realtà, però, secondo la legge nessuno è obbligato a dire al proprio capo e ai propri colleghi che si sposerà: si tratta di un aspetto della vita privata che, se uno vuole mantenerlo per sé, può farlo senza alcun problema.
L’unica cosa da tenere in considerazione, però, è il congedo matrimoniale. Se si desidera averlo, è necessario comunicare ai propri superiori che si intende contrarre un matrimonio: in questo caso, però, gli si può chiedere di non divulgare la notizia e di avere l’intenzione di mantenerla privata.
Con il congedo matrimoniale, i neo sposi possono assentarsi dal lavoro per un periodo di circa 15 giorni, durante i quali vengono correttamente e regolarmente retribuiti. Per riceverlo, lo si deve richiedere al proprio datore di lavoro almeno 6 giorni prima del momento in cui inizia l’assenza e, entro 60 giorni dalla celebrazione, si deve consegnare al proprio datore di lavoro il certificato della data delle nozze.