Dare fiducia a una persona: per gli psicologi c’è un modo per essere sicuri che l’altro non la tradirà.
Come facciamo a capire se possiamo fidarci davvero di una persona? Semplicemente facendole credito, dandole fiducia. Un atto che comporta sempre una certa dose di rischio, ma è un rischio insito in qualunque relazione umana.
Quello che possiamo fare è aprirci con una certa cautela al potenziale amico, per vedere come si comporta in determinate situazioni. Cerchiamo di vedere come possiamo capire se la persona che abbiamo davanti è meritevole di fiducia.
Stando a una ricerca dell’Università di New York e Dartmouth, l’area del cervello deputata a stimare se qualcuno sia degno o meno di fiducia è l’amigdala. Dopo aver analizzato il volto, dicono gli esperti, decidiamo se quella persona può essere pericolosa o se, invece, possiamo stringere un legame con lei.
Naturalmente il cervello non è uno “scanner” perfetto in grado di dirci con precisione chirurgica se ci possiamo fidare di quella persona. Ma oltre all’intuito o al sesto senso possiamo fare affidamento su alcuni fatti obiettivi.
Prima di tutto possiamo osservare come questa persona parla degli assenti. Chi scredita con facilità le persone che in quel momento non sono presenti lo farà certamente anche con noi quando non saremo presenti durante la conversazione. Altro segnale da monitorare è la maniera con cui tratta gli altri.
Più degne di fiducia invece appaiono le persone coerenti che non cambiano volto a seconda delle circostanze, ma hanno valori chiari e si comportano sempre in maniera autentica, senza maschere o doppie facce.
Un altro “indicatore” di fiducia è la capacità della persona che abbiamo di fronte di farci sentire considerati, di ricordare quello che abbiamo detto, dimostrando di saper distinguere le cose importanti da quelle che non lo sono. Una persona degna della nostra fiducia si mostra interessata a noi e sinceramente attenta ai piccoli e ai grandi dettagli.
Secondo alcune ricerche altri segnali di affidabilità sono il forte senso di responsabilità e l’inclinazione a provare un senso di colpa. In precedenza, afferma Emma Levine, docente all’Università di Chicago, l’affidabilità era associata principalmente alla gentilezza, all’umiltà e alla generosità.
Oggi però è emerso che un altro indizio sicuro dell’affidabilità di una persona è proprio il senso di colpa. Infatti chi ha a cuore valori come il rispetto e la fiducia è portato a provare una sensazione di colpevolezza al solo pensiero di poter dire o fare qualcosa che possa ferire o offendere l’altro. Di conseguenza tenderà a comportarsi in modo da proteggere il rapporto con quella persona.
Meglio evitare invece le persone prive di senso di colpa di fronte a tutto, in quanto mancanti di empatia.
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