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Perché continuare a seguire sui social il tuo ex ti farà male: che cos’è il Likeing

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Guendalina Bonito

Una pratica, quella del likeing, che può davvero danneggiare chi la compie e chi la riceve, ecco perché non è giusto farlo nei confronti dell’ex

Il likeing è una pratica che si svolge sui social e consiste in una forma vera e propria di stalking verso il proprio ex.

seguire una persona sui social
Seguire il proprio ex sui social- lintellettualedissidente.it

Si va a cercare ogni minimo dettaglio social, una foto, un “like” di troppo, un commento, un nuovo collegamento, richiesta di amicizia accettata o inviata, insomma, tutto ciò che può allargare la rete della persona con la quale si è conclusa una relazione.

In maniera convulsiva si cercano dei dettagli che possano provare che il proprio ex non stia soffrendo per la rottura e che se la stia spassando (in poche parole!). La propria home page è indicizzata sul profilo di quella determinata persona e non si fa altro che incriminarlo e incriminarsi in continuazione per ogni eventuale mossa.

Likeing, una pratica tanto diffusa, quanto dannosa

Ogni “mi piace”, richiesta di amicizia, allargamento della rete dell’ex viene monitorato. Pertanto, si penserebbe che l’obiettivo di chi fa likeing è quello di ritornare con quella determinata persona che si stalkera, ma non è sempre così.

seguire una persona sui social
Seguire il proprio ex sui social- lintellettualedissidente.it

A volte per superare serve semplicemente avere qualche dettaglio per la mano, un qualcosa che faccia davvero la differenza e possa incolpare l’altro della fine della propria relazione. Un vero e proprio meccanismo psicologico alla ricerca di una causa per superare quello che è un trauma a tutti gli effetti. La fine di una relazione, infatti, può essere davvero devastante.

A coniare il termine “likeing” è stato lo scrittore, Igor Nogarotto che ha utilizzato questo termine nel suo libro ‘Manuale per cuori spezzati’.

Un problema di possessività, di gelosia, che non andrebbe destinata nemmeno al partner stesso, non solo agli ex. Bisognerebbe capire che la vita altrui è un cristallo da rispettare, non deteriorare o rompere.

Non è un atteggiamento sano quello che spinge a spiare in maniera continua il proprio ex o comunque una persona in generale. Bisognerebbe prendere in mano la propria vita e andare avanti, senza credere di potere avere il diritto di far del male o perseguitare una persona attraverso le sue mosse.

Ancora peggio, attuare questo comportamento e poi riferire al soggetto che lo subisce ogni mossa “spiata, scovata”. Se l’atteggiamento diventa continuo, ossessivo bisognerebbe rivolgersi ad uno specialista per poter capire come superare il problema, prima che diventi troppo tardi.

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