Il burnout può essere una condizione davvero debilitante tanto da poter mettere a repentaglio anche il lavoro e la vita privata di conseguenza
Una seria pressione, ansia, sensazioni di assoluta confusione che portano al burnout, una vera e propria condizione che rende difficile vivere sia psicologicamente che fisicamente.
La sensazione è quella di prostrazione e di non riuscire a farcela. Ci si sente inglobati nella routine quotidiana che tende assolutamente a soffocare.
Il termine stesso dà l’idea di pile scariche, vero e proprio esaurimento. Così vanno a presentarsi quelle che sono delle fobie, paure immotivate. Lo stress è talmente alto da portare a livelli di esaurimento tale da raggiungere anche livelli alti di depressione.
Un fenomeno che sta prendendo piede non solo vivendo il lavoro, la quotidianità, bensì la ricerca stessa di un impiego. Dopo il momento che ha visto l’Italia imbattersi in quelle che passeranno alla storia come “le grandi dimissioni” e il fenomeno, quindi del job hopping, si è passati ad un altro step molto delicato.
Le grandi dimissioni e il burnout caratterizzano la nostra epoca: ecco perché
Le grandi dimissioni hanno restituito un numero alto di professionisti che hanno deciso di licenziarsi per riuscire a trovare un lavoro che potesse meglio far conciliare privata e vita pubblica.
Il 2022 è stato l’anno delle grandi dimissioni in Italia. La fotografia restituisce quasi 2 milioni, 1,6 per la precisione, di dimissionari in soli 9 mesi.
Si è trattata di una vera e propria fuga da lavori che non promettevano nient’altro che orari massacranti, responsabilità oltre limite e impossibilità di crescita, se non rinunciando alla propria vita personale.
Ed ecco, però che ci si è ritrovati e ci si ritrova per molti ancora a cercare di ottenere un nuovo lavoro che possa essere all’altezza delle aspettative. Il tutto può essere davvero stressante, infatti bisogna aggiornare il curriculum, rendendolo il più accattivante possibile. Essere assolutamente e costantemente aggiornati nelle nuove opportunità di lavoro, ricevere chiamate e sostenere colloqui, iter selettivi con tempi più o meno dilatati.
Tutto ciò può davvero mettere ansia, stress e far incorrere in vere e proprie crisi, la voglia di abbandonare tutto e cercare altrove. Il pentimento, a volte, di aver rifiutato un posto di lavoro sicuro. Un vero malessere emotivo, nonché fisico che potrebbe davvero sconvolgere la vita, cambiare l’umore e il modus operandi delle persone. Un male invisibile, a volte difficile da comprendere.