Una carriera costellata di successi, Michael Caine è pronto ad andare in pensione: The Great Escaper il suo ultimo film.
Tom Cruise disertò la cerimonia degli Oscar 2023 per poter partecipare al novantesimo compleanno di Michael Caine. La sua brillante carriera conta più di un centinaio di film, oltre che ben sei candidature agli Academy, di cui due vinte. “Cosa potrei fare di meglio?” – le parole dell’attore britannico, il quale ha annunciato alla BBC di aver intenzione di andare in pensione, rassegnandosi in tal modo alla fugacità del tempo. E così, dopo più di sei decenni vissuti sui set cinematografici, avvolto dalla magia e dalla bellezza dell’irraggiungibile settima arte, l’iconico Alfred de’ Il cavaliere oscuro conferma il suo ritiro dalle scene.
The Great Escaper rappresenta l’ultima opera che lo vede protagonista. Il film, scritto da William Ivory e diretto da Oliver Parker, racconta la storia di un 89enne veterano della Royal Navy britannica. Bernard Jordan, interpretato dal talentuoso Michael Caine, fugge dalla casa di cura per poter assistere alla commemorazione per il 70esimo anniversario del D-Day in Francia. Il prodotto, disponibile in sala nel Regno Unito dallo scorso 6 ottobre, rappresenta il culmine della carriera artistica dell’attore, così come della collega Glenda Jackson – scomparsa lo scorso 15 giugno – che nel film interpreta Irene Jordan, sua moglie.
Nulla sarà come prima
“Non sarò più protagonista, così mi sono detto: meglio lasciare adesso” – con queste parole, Michael Caine ha confermato il suo pensionamento e il conseguente ritiro dalle scene. Sono poche infatti le trame che vedono un uomo in età avanzata nei panni del ruolo cardine. Tra le ultime uscite possiamo citare L’imprevedibile viaggio di Harold Fry che vede l’interpretazione dell’attore 74enne Jim Broadbent oppure The Father, con Anthony Hopkins nei panni del personaggio omonimo Anthony, ma niente di più.
E dunque Michael Caine, che da anni interpreta il personaggio chiave di fronte alla telecamera, ha issato bandiera bianca. “Ho novant’anni, la mia preoccupazione è arrivare vivo all’ora di pranzo” – ha esordito con sarcasmo. Si conclude così un’era, oltre sei decenni di successi e feedback positivi da parte della critica cinematografica e televisiva. Anno dopo anno, i grandi maestri della settima arte abbandonano il gioco, lasciando il testimone alle nuove generazioni. La domanda nasce dunque spontanea: il futuro sarà capace di raggiungere l’iconicità del passato? Staremo a vedere.