Immersi in un caso di malasanità? Esplora i passaggi chiave per ottenere un risarcimento, dalla consultazione con un medico-legale all’azione legale.
“Malasanità” – una parola che nessuno vorrebbe mai dover affrontare. Ma se ci si trova di fronte a una situazione di questo tipo, come quando tua compagna viene dimessa dal pronto soccorso nonostante non stia bene, e poi soffre un altro malore una volta a casa, è fondamentale sapere come agire. Puoi sentirti sopraffatto, ma è importante capire che esistono dei percorsi per ottenere un risarcimento. Vediamo insieme come navigare in questa intricata situazione.
La prima cosa da capire è che non tutte le situazioni sono uguali. Supponiamo che tu abbia chiamato un’ambulanza per riportare tua moglie in ospedale dopo il suo secondo malore. Se l’ambulanza rifiuta di tornare indietro, potrebbe sembrare un comportamento poco professionale o poco umano. In questi casi, la reazione potrebbe dipendere da dove si trovava l’ambulanza quando hai chiamato. Se era ancora sulla tua proprietà privata, avrebbe dovuto tornare indietro; se era già per strada, avrebbe potuto essere necessario chiamare nuovamente il 118.
Indagare e identificare la malasanità
Ma cosa fare se sospetti che tu o il tuo/la tua coniuge sia stata vittima di malasanità? Questo è dove entra in gioco un medico-legale. Un medico-legale può esaminare il caso e stabilire se c’è stata una mancanza di professionalità medica. Può anche aiutarti a quantificare il risarcimento dei danni che potresti richiedere. Inoltre, la sua relazione potrebbe aiutare a dimostrare un caso di omesso soccorso, un crimine grave in molti paesi.
La consultazione con un medico-legale è un passo cruciale. Una volta che hai ottenuto il parere positivo, il tuo avvocato può iniziare la fase contenziosa, che può includere l’invio di una richiesta stragiudiziale a tutte le parti responsabili, incluso l’ospedale. Se queste parti non collaborano o rifiutano l’invito a una negoziazione assistita, allora potrebbe essere necessario iniziare un vero e proprio giudizio.
Inoltre, la relazione del medico-legale potrebbe rivelare una responsabilità penale dei medici coinvolti, il che potrebbe richiedere una denuncia alla Procura. Ma c’è una grande differenza tra l’accertamento di responsabilità civile e penale – il primo richiede una “preponderanza dell’evidenza“, mentre il secondo richiede una prova “oltre il ragionevole dubbio“.
Il percorso verso il risarcimento
Se decidi di avviare un giudizio penale, sappi che la barra della prova di responsabilità è molto più alta. Se non riesci a dimostrare oltre il ragionevole dubbio che il medico ha commesso un errore, non riuscirai a vincere il caso.
D’altra parte, se segui il percorso civile, dovrai solo dimostrare che è “più probabile che no” che il medico sia stato negligente. E se riesci a stabilire un nesso causale tra la negligenza del medico e il danno che tua moglie ha subito, avrai diritto a un risarcimento.
Sappiamo che affrontare un caso di malasanità può essere complesso e emotivamente stressante. Ma ricorda, non sei solo in questo viaggio. Affidati a professionisti esperti – medici legali, avvocati, consulenti – che possono guidarti in ogni passo del processo. Con il loro aiuto, puoi ottenere il risarcimento che meriti e contribuire a rendere l’assistenza sanitaria più sicura per tutti.