Allarme rosso per quanto riguarda Linkedin, il social network usato in ambito professionale: sta diventando tutt’altro
Servizio web di rete sociale finalizzato a favorire lo sviluppo di relazioni professionali, Linkedin è molto usato da aziende, lavoratori e liberi professionisti per cercare un nuovo lavoro, per cercare nuovi dipendenti o semplicemente per incontrare professionisti del proprio settore.
Nell’ultimo periodo, però, sempre più utenti segnalano una deriva di questo servizio web verso spiagge decisamente diverse da quelle meramente professionali: ecco cosa sta succedendo.
Chiunque desideri creare online un proprio profilo professionale può affidarsi a Linkedin. Qui si possono inserire tutte le informazioni relative alla propria mansione e alla propria esperienza, nonché le ambizioni e i posti a cui si aspira. Inoltre, si possono seguire le pagine delle aziende di proprio interesse e ci si può candidare alle loro offerte lavorative. In realtà, però, ultimamente sembra che stia diventando un luogo di incontri romantici, più che professionali: ecco la denuncia degli utenti.
Linkedin, cosa sta succedendo? Sembra il nuovo Tinder
Sono moltissimi gli utenti che aprono periodicamente Linkedin per guardare eventuali nuove opportunità lavorative o lo stato di avanzamento delle proprie candidature. In realtà, però, sempre più utenti segnalano che diverse persone si iscrivono con finalità ben diverse da quelle professionali: sempre più profili, infatti, offrono proposte che vanno dal romantico all’indecente. PhotoAid ha voluto condurre uno studio a tal proposito, intervistando mille donne statunitensi attive su Linkedin: ecco i risultati.
Il 91% delle donne considerate dallo studio ha ricevuto, almeno una volta nella propria vita, una proposta romantica o un messaggio inappropriato su Linkedin. Si va da semplici complimenti non richiesti a proposte per vedersi privatamente, a cena o addirittura in hotel.
Secondo gli studiosi, gli utenti sarebbero incentivati a inviare messaggi di questo genere dall’anonimato offerto dall’online: basta aprire un profilo con un falso nome e creare false offerte di lavoro per ingannare le persone e portarle a sé, convinte di andare ad un appuntamento professionale.
Il 43,44% delle donne coinvolte dalla ricerca ha rivelato che, quando ricevono messaggi di questo tipo, rispondono subito a tono a chi le ha molestate e spesso segnalano il fatto alla piattaforma. Ciò che molte di loro si augurano è che l’applicazione apporti presto modifiche più stringenti per questo tipo di comportamento, così che Linkedin torni a essere una piattaforma esclusivamente professionale.