Le incredibili immagini pubblicate sul web fanno rabbrividire. La foto del caposala che cuce un cadavere e sorride ha fatto discutere
Una giornata di lavoro come tante, magari dopo l’ennesima mansione che si ripete, magari non con regolare costanza, da ormai alcuni.
Tutto ripreso in un’immagine e pubblicata sui social. Ma questa volta non si sta parlando di una foto di un lavoratore normale: le immagini in questione ritraggono infatti una caposala che cuce un cadavere, mentre sorride. Lo scatto è avvenuto nell’ospedale Perrino di Brindisi e pubblicato poi sui social del tecnico sanitario “protagonista dell’immagine”. Le polemiche non si sono fatte attendere.
E’ accaduto a Brindisi
Uno scatto che non si vede tutti i giorni e quantomeno controverso. Non si parla d’altro a Brindisi dopo che una caposala dell’ospedale di Perrino ha pubblicato sul suo profilo social una foto che la ritrae sorridente mentre ricuce l’addome di una salma. Sono in molti ad aver notato il dettaglio e ad aver commentato lo scatto direttamente sui social della responsabile, un tecnico sanitario, del reparto di Anatomia e Istologia Patologica della struttura brindisina.
La foto è stata correlata con tanto di post ironico, con un rimando alla professione della sarta (“La sarta mi diceva, quando ero piccola: ‘Filo lungo, maestra pazza. Si è avverato tutto“). La conclusione del post è un augurio ai lavoratori e alla giornata del lavoro: il post infatti è stato pubblicato il primo maggio del 2023, ma solo adesso ha fatto scalpore. Il post infatti è stato interessato da numerosi commenti, così come da moltissimi like, emoticon e cuoricini. Forse non tutti hanno compreso bene il contenuto dell’immagine, ma nella foto si vede il tecnico operare su un cadavere inerme. Una scena a cui sono ormai comprensibilmente abituate certe figure professionali, ma che sbattere sui social non sembra essere la scelta più saggia.
A commentare la vicenda è stato anche l’Ordine dei Trsm-Pstrp – tecnici di laboratorio, radiologia, delle professioni sanitarie della riabilitazione e prevenzione – di cui la donna fa parte. Domenica Agnese, presidente dell’Ordine ha confermato l’iscrizione della donna, affermando che, pur non essendo un’infermiera o un medico, aveva le competenze per compiere le iniziative che si vedono nella fotografia. Tuttavia, continua Agnese, il comportamento della donna, se confermato, sarebbe da stigmatizzare. Lo stesso Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ha commentato la vicenda dicendo che le immagini davanti al cadavere sembrano “un’offesa al decoro della professione sanitaria, nonché dei parenti della