In ufficio c’è qualcuno che non apprezza la tua presenza, alcuni segnali sarebbero davvero in grado di far individuare questa tipologia di persone non proprio del tutto trasparenti
Il mondo del lavoro è delicato, un ambiente davvero difficile poiché già non è semplice riuscire a conciliare vita privata con quella lavorativa, figuriamoci il feeling sul lavoro.
Si tende – ormai troppo spesso – a dover per forza instaurare delle relazioni che vanno al di fuori dell’orario di lavoro. Se questo non dovesse avvenire, magari per una sincera mancanza di interesse, potrebbe scatenarsi dell’odio.
Ma ovviamente questo è solo uno dei fattori che potrebbero far nascere questo sentimento in un collega, l’argomento è molto più complicato di quello che sembra.
Fatto sta che risulta davvero difficile riuscire ad avere il tempo per le persone che si scelgono come amici nella propria vita e dedicarne altro – a volte quasi forzato – a chi si ritrova a lavorare in ufficio con te.
A spiegare bene questo tema delicato è la scrittrice britannica, Lynn Taylor autrice di “How to manage childish boss behavior and thrive in your job”. Il problema principale risiederebbe nel fattore “non esporsi”. Alcuni colleghi non esternerebbero i veri sentimenti verso uno o più collaboratori per mera paura di mettere nero su bianco la realtà dei fatti.
Alcuni segnali possono davvero significare che dall’altra parte non vi è assolutamente intenzione di instaurare un rapporto che va oltre quello forzato del team di lavoro. Se un collega fa di tutto per evitarvi, addirittura cambia il percorso per raggiungere l’ufficio (scale anziché ascensore) e non riesce a mantenere un contatto visivo è chiaro segnale di antipatia nei vostri confronti.
Un altro aspetto negativo è quando c’è diffusione di voci assolutamente false nei vostri confronti o comunque negative a prescindere. Vien da sé che si tratta di malelingue pronte a screditarvi per puro odio, antipatia o comunque invidia.
Un altro segnale è la freddezza, chi non vuole avere niente a che fare con voi non fa domande sulla vostra vita personale. Non chiede nulla al di fuori dello strettamente necessario sul lavoro e per finalità di lavoro stesse.
La mancanza di simpatia porta a una mancanza d fiducia. Nonostante possiate essere i migliori per statistica, per obiettivi raggiunti, fatturato non ci sarà nulla affidatovi dal collega che prova odio nei vostri confronti.
A questo punto meglio evitare di ascoltare consigli dal collega che prova invidia, questo perché potrebbero trattarsi di indicazioni sbagliate volte solo al far incorrere in errore l’altro. Il problema è anche quello che, una volta errato a causa sua, quest’ultimo neghi di aver dato il suggerimento o minimizzi il fatto. A volte il modo migliore per contrastare l’odio è ignorare tale sentimento e andare avanti per la propria strada.
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