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Il latte fa bene o male? La risposta è molto diversa da quella che credi e i nuovi studi fanno riflettere

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Veronica Caliandro

Il latte fa bene o fa male alla nostra salute? Ecco cosa rivelano i nuovi studi in merito.

Bere il latte fa bene oppure no? La risposta è molto diversa da quella che credi e i nuovi studi fanno riflettere.

Il latte fa bene o male?
Il latte fa bene o male? (lintellettualedissidente.it)

Pasta, carne, pesce, frutta, verdura e tanto altro ancora. Tanti sono gli alimenti che puntualmente utilizziamo per imbandire le nostre tavole e deliziare il palato sia degli adulti che dei bambini. Innumerevoli, d’altronde, sono i cibi e le bevande messi in vendita sugli scaffali dei supermercati, che sono in grado di attirare la nostra attenzione.

Tra questi si annovera il latte che è presente nei frigoriferi di quasi tutte le abitazioni. Ideale per la colazione oppure per realizzare dei gustosi dolci, sono in molti a chiedersi se il latte faccia bene o male. Ecco cosa hanno rivelato alcuni recenti studi in merito.

Il latte fa bene o male? La risposta è molto diversa da quella che credi e i nuovi studi fanno riflettere: cosa hanno scoperto

“Quali sono i nutrienti unici contenuti nei latticini che nient’altro ha? Niente”. Questa è la risposta di Christopher Gardner, professore e ricercatore nutrizionale presso lo Stanford Prevention Research Center, così come riportato su Discover Magazine. Per poi aggiungere: “È vero che il calcio è più facile da ottenere dal latte che da qualsiasi altra cosa. Questo è assolutamente vero. Ma puoi ottenere il calcio da molte altre cose. E anche se non tutti dovrebbero affrettarsi a buttare via i propri latticini, ci sono dei rischi che derivano dal consumo eccessivo di latte”.

Il latte fa bene o male?
Il latte fa bene o male? (lintellettualedissidente.it)

Il latte, quindi, può rivelarsi importante per la nostra salute, poiché in grado di apportare diversi nutrienti, come vitamina D e potassio. Uno studio del 2019, inoltre, ha riscontrato un minor rischio di diabete mellito di tipo 2 all’aumentare del consumo del latte. Tuttavia non bisogna esagerare.  In particolare si deve prestare attenzione a eventuali allergie o intolleranze.

Ma non solo, è preferibile optare per prodotti a basso o ridotto contenuto di grassi. In caso contrario si rischia di assume troppi grassi saturi e sodio che sono considerati fattori di rischio per malattie cardiache e altre problematiche. Il consiglio, pertanto, è di rivolgersi al proprio medico per sapere se e quanto latte consumare in base alle proprie condizioni e capire se ci sono o meno particolari restrizioni dietetiche o allergie.

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