Se si viene colpiti da ictus ogni minuto è prezioso: ecco cosa fare all’insorgenza dei primi sintomi. Azioni che possono salvare la vita
Ci sono mali in cui la velocità di intervento è fondamentale per salvare una vita. Si pensi a un infarto o a una aneurisma: essere tempestivi è tutto. Discorso identico se si viene colpiti da un ictus.
L’ictus cerebrale è purtroppo un rischio che corre chiunque. Non solo gli anziani, perché, tra l’altro, sono sempre più frequenti i casi che riguardano soggetti più giovani, senza peraltro alcuna avvisaglia o familiarità che li potessero far considerare a rischio. L’ictus cerebrale avviene quando si genera una improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale che provoca un conseguente danno alle cellule cerebrali per via della mancanza di ossigeno e di nutrimenti portati dal sangue: quella che conosciamo tristemente come ischemia. Una ulteriore complicanza è la compressione dovuta al sangue uscito dal vaso, che causa un’emorragia cerebrale.
La cosa inquietante è l’ictus è un male subdolo, che spesso si manifesta senza dolore. Solo in caso di emorragia cerebrale si vive il dolore di testa. In genere i sintomi tipici sono mancanza di forza, formicolio e mancanza di sensibilità a un arto. Per ciò che concerne i sintomi più di natura neurologica si tratta di difficoltà nel parlare e difficoltà nella vista.
Preliminarmente va detto che la scienza ci dice che l’80% degli ictus può essere evitato, controllando la pressione, il colesterolo e la glicemia, mangiando sano e non essendo in sovrappeso. Come per molte patologie, fare attività fisica, non fumare e non assumere droghe è fondamentale per abbassare di molto i rischi.
L’ICTUS cerebrale in Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Ma purtroppo è la prima causa assoluta di disabilità, perché anche quando si sopravvive spesso le conseguenze si avvertono successivamente. Ogni anno in Italia vengono colpite da ictus circa 185mila persone, soprattutto dopo i 70 anni.
Per questo occorre sapere cosa si deve fare già nei primissimi minuti in cui si viene colpiti da un ictus, fondamentale per sopravvivere e per limitare i problemi successivi. Riconoscere subito i sintomi e chiamare immediatamente il 118 può salvare la vita e ridurre i danni subiti.
Un ictus, infatti, distrugge circa 2 milioni di cellule cerebrali al minuto. Le terapie da mettere in atto, infatti, devono essere adottate in tempi rapidissimi: per gli ictus ischemici, l’efficacia delle cure nei primi 90 minuti è doppia rispetto ai 90 minuti successivi. Molto importante annotare l’orario in cui sono insorti i primi sintomi, da comunicare a soccorritori e medici, che andranno a parametrare le cure sulla base di questa tempistica.
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