Conoscere i sintomi del morbo di Alzheimer permetterà di capire se uno dei propri genitori ne soffre in modo tale da agire in tempo per rallentare il progredire della patologia.
Il morbo di Alzheimer è un tipo di demenza che interferisce a livello mnemonico, di comportamento e ragionamento.
Tra le malattie peggiori che possano capitare c’è l’Alzheimer. Rende la vita qualitativamente pessima non solo per chi ne soffre ma anche per parenti che vedono lentamente sparire giorno dopo giorno la persona che conoscevano.
Il morbo causa problemi di memoria, di pensiero e comportamento. Inizialmente i sintomi si sviluppano lentamente per poi peggiorare nel tempo fino a diventare talmente gravi da interferire con tutte le attività quotidiane. Generalmente l’Alzheimer colpisce gli individui a partire dai 65 anni di età ma questo morbo non è unicamente una malattia della vecchiaia. Può insorgere precocemente tra i 40 e i 50 anni. Si tratta, poi, di una patologia progressiva che permette di vivere in media otto anni dopo la diagnosi legata a sintomi molto evidenti.
Non ci sono cure ma solo trattamenti per gestire i sintomi e cercare di rallentare il peggioramento dell’Alzheimer. Ecco perché riconoscere in tempo la malattia è fondamentale per impedirne un rapido sviluppo.
I sintomi dell’Alzheimer da riconoscere nei propri genitori
I trattamenti attualmente utilizzati possono fermare o rallentare la progressione della malattia. Non ci sono cure ma la possibilità di migliorare la qualità della vita di chi ha l’Alzheimer in attesa che la ricerca progredisca. Riconoscere in tempo i sintomi significa evitare che uno dei propri genitori inizi a non ricordare più chi è e a non distinguere i cari.
Il primo sintomo a cui prestare attenzione è la difficoltà a ricordare informazioni apprese da poco. Il rallentamento nel pensare è normale quando si avanza con l’età ma una perdita di memoria più grave o la confusione sono possibili indicatori del morbo.
In generale i sintomi a cui prestare attenzione sono
- la perdita di memoria che crea problemi nella vita quotidiana. Chiedere più volte informazioni appena apprese, dimenticare date o eventi, avere bisogno di strumenti di ausilio alla memoria;
- incapacità di seguire un programma o risolvere problemi. Sono segnali non riuscire a ricordare una ricetta familiare o perdere molto tempo nel fare un’azione abituale;
- difficoltà a completare gli impegni della vita quotidiana;
- confondere tempi e luoghi, perdere il senso delle stagioni e del passare delle ore o dei giorni. Chi ha l’Alzheimer dimentica dove si trova o come è arrivato in un luogo;
- difficoltà nel capire immagini visive e rapporti spaziali, nel riconoscere colori e sé stesso allo specchio;
- problemi nell’uso delle parole quando si parla o scrive, difficoltà a partecipare ad una conversazione e modificare termini usati abitualmente;
- perdere oggetti e non riuscire a ricordare i passi percorsi accusando gli altri di averli rubati;
- riduzione della capacità di giudizio e della cura di sé stessi,
- ritiro da lavoro, rinuncia agli hobby e alla socialità;
- cambiamenti dell’umore e della personalità. L’Alzheimer può provocare confusione, depressione, ansia. Può far diventare sospettosi e più suscettibili.