La giovane attivista svedese è stata arrestata dalle autorità, ma la notizia non ha fatto troppo rumore come ci si aspettava
“Ricordate Greta Thunberg?” Potrebbe iniziare così una conversazione tra persone che negli ultimi anni hanno assistito ai cambiamenti della società e ai grandi movimenti popolari, come quelli ambientalisti.
In effetti, la giovane attivista svedese è più agguerrita che mai e continua con le sue azioni di protesta, insieme a migliaia di manifestanti, senza però ricevere la stessa attenzione di qualche anno fa. Nemmeno la notizia del suo arresto ha fatto così tanto scalpore, restando nell’ombra dei media mainstream che hanno altro a cui pensare. Le ultime tensioni internazionali, infatti, hanno oscurato i l’attività di Greta.
Colpa della guerra
Non è affatto un mistero: le notizie sulla guerra sono sempre considerate prioritarie rispetto alla gran parte degli avvenimenti. Se la pandemia aveva portato giustamente alla ribalta le notizie sull’ambiente, la guerra in Ucraina ha riportato tutti su un piano bellicoso e molto più distante dalle tematiche ambientali. Ora la questione degli attacchi terroristici di Hamas in Israele ha totalmente oscurato le azioni di Greta che, intanto, è stata arrestata.
Lo scorso 24 luglio Greta Thunberg aveva ricevuto una condanna dal tribunale svedese che le imponeva un pagamento di 2.500 corone svedesi. L’attivista aveva infatti partecipato ad una manifestazione ambientalista non autorizzata. Ma lo stesso giorno la 20enne non avrebbe lasciato il luogo della protesta, ovvero il porto di Malmo, continuando con la sua azione dimostrativa, fino a quando gli agenti non hanno deciso di portarla via di peso. L’11 ottobre le è stata inflitta un’ulteriore multa di 4.500 corone, oltre all’aggravante di reiterazione di reato. Tuttavia, la giovane attivista per l’ambiente e trascinatrice di milioni di giovani che chiedono un mondo migliore, non è stata portata in carcere.
Ma per essere determinati è necessario credere davvero nelle proprie idee, e Greta Thunberg è certamente il sinonimo di risolutezza. Tanto che lo scorso 12 ottobre, fregandosene dell’agenda dei media che dà le priorità alle notizie, la giovane attivista ha deciso di partecipare ad una nuova manifestazione. La vent’enne ha infatti partecipato ad una protesta ad Oslo accanto alla popolazione di indigeni Sami che contestavano la realizzazione di un parco eolico di Fosen. I manifestanti hanno infatti bloccato l’ingresso del gigante energetico norvegese che gestisce la maggior parte delle turbine presenti nel parco e Greta Thunberg era lì, come sempre, in prima fila.