Senti una fame incontrollabile? Scopri a che cosa può essere dovuta, e se anche tu sei vittima di uno dei disturbi individuati dagli esperti.
Gli studiosi di psichiatria di recente hanno condotto diverse ricerche, che hanno portato a risultati preoccupanti. I più a rischio sono le fasce giovani della popolazione: ecco che cosa sta accadendo.
La fame non è sempre un bisogno fisiologico, più spesso è un bisogno emotivo, e a quanto pare molti oggi soffrono di una fame interiore, che dà luogo a disturbi come binge eating, bulimia e anoressia. Scopriamo a cosa è dovuta davvero.
Molte persone, a quanto pare, soffrono di una fame atavica, ovvero incontrollabile e all’apparenza inspiegabile. Alcuni studi però hanno fatto emergere che questa problematica potrebbe essere il frutto dell’utilizzo quotidiano dei social che si fa oggi. Questo significa che sono entrati non solo a far parte di tutte le sfere della nostra vita, ma sono diventati parte integrante di essa e della nostra identità, ma per quale motivo l’uso dei canali social potrebbe provocare disturbi alimentari? Gran parte della popolazione che prima non soffriva di disturbi alimentari ha cominciato a soffrirne negli ultimi anni, e soprattutto a partire dall’inizio della pandemia.
Il più delle volte si tratta di giovanissimi, e, secondo gli esperti, siamo di fronte a una vera e propria emergenza, ma cerchiamo di scoprire che cosa cela questa situazione. I disturbi alimentari non hanno a che fare tanto con il cibo in sé, né con le abitudini alimentari, ma hanno origine più profonde, e si sviluppano a causa di alcuni approcci psicologici, che sorgono dentro ciascuno di noi, e che vanno dalla scarsa autostima, all’accettazione del sé, e vengono amplificati dal continuo confronto che si fa della propria immagine con quelle che si vedono online. Ormai siamo tutti quanti sempre connessi e siamo sovraesposti rispetto ai contenuti, non solo d’immagine, ma anche a tutti quei contenuti che trattano il tema dell’alimentazione.
Tutto questo crea molta insicurezza soprattutto nella fascia della popolazione più giovane, ovvero coloro che sono stati definiti da tempo nativi digitali. I nativi digitali a quanto pare pur essendo tecnologicamente abili, non hanno gli strumenti per difendersi da questo flusso incondizionato, che porta a mettersi in discussione di continuo, e che non è legato soltanto all’estetica, ma anche alle proprie capacità intellettive e alla personalità.
Purtroppo è lì che si crea il terreno fertile per fenomeni di anoressia, bulimia, binge eating. Un libro dal titolo Social Fame tratta proprio di questa correlazione preoccupante, il volume è stato redatto da Laura Dalla Ragione, psichiatra e Direttore UOC Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presso Usl 1 dell’Umbria, e Raffaela Vanzetta, psicoterapeuta presso il centro di prevenzione dei disturbi alimentari Infes a Bolzano.
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