Una dipendenza affettiva che si può definire come vero e proprio disturbo, ecco di che cosa si tratta e come superarla
Non è sbagliato pensare che ogni tipologia di dipendenza sia nella fattispecie un problema che andrebbe assolutamente superato senza se e senza ma.
Questo perché avere l’ossessione o l’attaccamento smodato per qualcuno o qualcosa può costituire impedimento nella vita.
Essere dipendenti significa spendere ogni propria energia per un qualcosa che si vorrebbe tenere con sé per tutta la vita, anche se ciò costa molto.
Questo potrebbe sembrare semplice, in realtà il soggetto che vive tale situazione si sente ancorato mentalmente e fisicamente ad una data persona – nella dipendenza emotiva – tanto da non riuscire più a stare bene emotivamente e non solo. A essere messa a repentaglio anche l’autostima e l’autonomia.
Secondo la psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-costruttivista, Angelica Raucci si tratterebbe di un vero e proprio comportamento di dipendenza che sfrutterebbe le fantasie romantiche – utili ad alleggerire il senso di rifiuto – e il legame di attaccamento – volto a placare la paura e mitigare i problemi di autostima.
Si tratta di un problema che mette a dura prova il soggetto, che non riesce più ad avere una stima personale di sé, ma che vive in dipendenza di un’altra persona.
Molti sarebbero gli aspetti della vita quotidiana toccati da questo disturbo, in primis le proprie esigenze, che vengono messe assolutamente da parte, sepolte perché si è vulnerabili alla manipolazione affettiva di un eventuale partner. Tutto deriva da una paura di abbandono.
Chi soffre di questo disturbo potrebbe avere anche altri disturbi di personalità come il bordeline o il disturbo dipendente di personalità. Molto semplice quindi confondere le dipendenze.
Si potrebbe riscontrare disturbo di personalità affettiva proprio quando si ha a che fare con un partner che soffre di disturbo narcisistico di personalità. Chi vive questa situazione farebbe di tutto per far stare bene il partner tanto da non valutare più le proprie necessità.
Per uscire fuori da questa caratteristica problematica è necessario riuscire a vedere il problema con i propri occhi, andando a scavare nel profondo della propria anima.
Prendendo coscienza, si può iniziare un percorso di cambiamento con una terapia cognitiva ad hoc.
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