Il cambio di stagione può essere davvero uno step stressante, ma alcuni trucchi possono davvero essere utili per poterlo fare senza impazzire letteralmente
Se il cambio di stagione degli armadi è un qualcosa che ogni anno fa impazzire e sprecare tantissimo tempo bisognerebbe capire cosa non va nell’organizzazione.
Sì, perché sarebbe proprio quest’ultima a non funzionare, quando non si riesce mai del tutto ad avere sottomano i capi di stagione.
Sembra sempre che ci si dimentichi qualcosa di invernale, che all’improvviso viene in mente di possedere a marzo, quando la primavera sta per sopraggiungere o viceversa, Insomma, si tende a tirar fuori da chissà quale meandro del sottotetto, cantina o garage quel giusto necessario per poter evitare bustoni di cose di cui non si riesce a disfarsi.
Ci si dimentica di quell’abito nero e, pertanto, come se non bastasse, se ne ricomprano altri 3 uguali. Un accumulo continuo e ripetuto di cose che effettivamente non servono, visto che si tende a utilizzare sempre o comunque spesso la stessa maglia, o paio di jeans.
Ciò vuol dire che si hanno pochi capi che davvero si riescono ad abbinare, altri, la maggior parte, sarebbero assolutamente inutili, da dimenticare.
Innanzitutto, bisogna dire no al cambio parziale di stagione, prendendo solo poco di inverno e togliendo solo poco di estate, ad esempio. Il primo step verso la luce è quello di togliere tutto dall’armadio e pulire tutte le superfici. Dividere le cose per stagione, quindi andare a mettere tutte le cose estive da un lato del pavimento, letto o altra superficie, i capi invernali subito dopo, quelli di mezza stagione, ma utilizzabili sia col caldo che col freddo (come le camicie) nell’altro lato opposto a quelli estivi.
Si inizia quindi a pulire quello che si ha nell’armadio. I capi estivi da tenere saranno quelli che effettivamente si indossano, tutto il resto bisogna darlo via. Per tutto il resto si intendono capi assolutamente consunti, piccoli o troppo grandi, troppo demodé, non indossati nemmeno una volta, o comunque mai nell’ultima stagione e quelli eccessivamente eleganti. Bisogna scegliere come disfarsene.
Donarli, buttarli perché troppo mal conciati, venderli. Quindi munirsi di scatoloni etichettati. Se si opta per la vendita meglio scrivere di volta in volta, a mo’ di lista, cosa contiene quel determinato scatolone, così da trovare subito i capi. Dopodiché bisogna riporre in un lato fisso dell’armadio (per tutto l’anno) i capi di mezza stagione.
Quindi le camicie, i top eleganti che vanno sotto le giacche o soli in estate, magari i blazer, che sono passepartout per una riunione in estate con aria condizionata e in inverno da tenere in ufficio con sotto un dolcevita e sopra un cappotto. Una volta scelti i capi di non stagione che erano nell’armadio, si passa a riporre questi ultimi nell’armadio, mobile o box che non costituisce l’armadio principale.
Poi si passa ai capi di stagione, sia contenuti nell’armadio, sia presenti altrove e, dopo un’accurata cernita, dividere quelli da tenere per colore e tipologia. I pantaloni da una parte, maglioni pesanti da un’altra e così via. Così facendo si avrà la possibilità di avere tutto sotto controllo e di poter anche mixare capi di mezza stagione a quelli di stagione, così da sfruttare tutto al meglio.
Prima di comprare, utile fare un check nell’armadio e adottare la filosofia che, per ogni capo che entra, bisogna disfarsi di almeno un altro capo.
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