Li teniamo in casa per curarci, provvedere alle pulizie delle superfici o alla cura dell’orto in giardino: ma un uso scorretto può avere conseguenze particolarmente gravi.
Detergenti per la casa, prodotti per l’orto del giardino, ma anche cosmetici e medicinali: come poterne fare a meno? Già, ma occorrono attente precauzioni: e a ricordarcelo è il centro dati svizzero Tox Info Suisse, che effettua indagini e aggrega statistiche relative alle intossicazioni da agenti velenosi che avvengono in 21 Paesi d’Europa.
E da un rapporto recente, che si riferisce all’anno 2020, è emerso che ben il 74% degli interventi richiesti per intossicazione si riferisce all’ambito domestico. Negli ambienti di lavoro, invece, la percentuale scende considerevolmente, giungendo a quota 2,7%. Dunque vale ancora il motto “Casa dolce casa”? Senz’altro, ma le evidenze ci dimostrano che i pericoli custoditi tra le mura domestiche non sono pochi.
Per questo occorrono cautela e attenzioni massime ed è letteralmente vitale non banalizzare né sottovalutare il problema. Il quale non riguarda soltanto gli esseri umani, ma anche i nostri animali di casa: ad esempio, il rapporto fa emergere quanto l’uva, il cioccolato e il cibo artificialmente dolcificato possano compromettere seriamente la salute dei nostri cani; mentre, se teniamo le piante in casa, attenzione ai gigli e agli insetticidi come i piretroidi, che risultano tra le principali cause di intossicazione dei nostri gatti.
A cosa fare attenzione tra le mura di casa: i consigli degli esperti
Partiamo dall’attenzione nei confronti dei nostri bambini. Tra le cause più frequenti di intossicazione che li riguardano, lo studio ha evidenziato in particolare i farmaci da banco, tra cui anche quelli ritenuti innocui come il paracetamolo: un sovra dosaggio, infatti, corrispondente a circa oltre 4 grammi al giorno, causa una tossicità epatica che può portare finanche alla morte. Dunque l’avvertenza di tenerli lontano dalla portata dei bambini è da considerare senz’altro come priorità assoluta.
E non solo farmaci, bensì sciroppi, detersivi, diserbanti, diluenti, cosmetici, saponi e sostanze caustiche, ovvero con pH maggiore di 12 e minore di 2 (dunque molto basiche o molto acide), come l’ammoniaca, i prodotti disgorganti e gli sbiancanti. Per non parlare delle pastiglie per lavastoviglie: ai nostri bimbi possono apparire come gigantesche caramelle e risultare quindi una sorta di attrazione irresistibile.
Inoltre, la dottoressa Francesca Bedussi, Medico capoclinica dell’ISFSI, l’Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera Italiana, mette in guardia circa un altro rischio elevato: “Travasare un prodotto dalla sua confezione, contrassegnata con tutti i simboli di pericolo e le indicazioni necessarie, ad un contenitore neutro, ad esempio una bottiglia d’acqua vuota”, può condurre a dimenticanze dalle conseguenze particolarmente gravi, tanto per gli adulti quanto per i bambini.
“Scambiare una sostanza pericolosa per una bibita è un attimo”, ci ricorda la dottoressa. La prevenzione, in questi casi, così come l’attenzione e l’organizzazione degli ambienti in base al loro grado di pericolosità, è davvero una priorità imprescindibile e fondamentale.