La coppia ha deciso di denunciare il famoso social network dopo che la loro figlia si è suicidata a soli 15 anni
Aveva solo 15 anni e un’intera vita davanti che, però, ha deciso di non vivere. Una ragazzina di 15 anni si è infatti suicidata per cause ancora da definire, ma i suoi genitori non hanno dubbi.
I due coniugi, una coppia francese madre e padre della ragazzina, hanno infatti attribuito la colpa della morte della loro figlia a TikTok, il famoso social cinese che negli ultimi anni ha letteralmente spopolato tra i giovani e anche meno giovani. L’episodio risale al 2021 e, secondo i genitori, questa piattaforma avrebbe mostrato alla giovane ragazza molti contenuti a tema depressione e molestie.
I genitori denunciano TikTok dopo la morte per suicidio della loro figlia
Secondo la coppia francese, l’algoritmo della famosa applicazione cinese avrebbe reso ancora più grave la situazione psicologica di Marie, la loro figlia di 15 anni. I contenuti mostrati dal social network avrebbero infatti spinto la giovane a suicidarsi. Poco prima di togliersi la vita, infatti, Marie avrebbe pubblicato sull’applicazione un video in cui parlava della sua situazione causata dal bullismo per via della sua condizione di sovrappeso. Questo gesto avrebbe portato l’algoritmo a suggerire a Marie contenuti legati le molestie e la depressione.
L’avvocato dei due genitori, Laure Boutron-Marmion, ha affermato che questo genere di contenuti potrebbe aggravare la situazione di chi è in condizioni di fragilità, dichiarando “ovvia” la condizione di corresponsabilità di TikTok. La denuncia dei genitori potrebbe portare infatti all’ipotesi di reati molto gravi, come l’istigazione al suicidio e la propaganda di strumenti atti a togliersi la vita. Si tratta del primo caso in Francia in cui la piattaforma viene denunciata per queste motivazioni.
Non è la prima volta che un social network finisce nell’occhio del ciclone per via di contenuti da esso proposti. Nell 2022, infatti, una storica sentenza emessa dal tribunale del Regno Unito ha per la prima volta implicato gli algoritmi dei social al suicidio di una ragazzina di 14 anni, morta nel 2017. In quel caso, la giovane ragazza aveva ricevuto dei consigli via email dalla piattaforma Pinterest, in cu si suggerivano alcuni contenuti, come “dieci post sulla depressione che potrebbero piacerti”. A preoccupare sono inoltre le continue “challenges” che portano numerosi adolescenti ad affrontare prove pericolose per la propria incolumità e per la sicurezza altrui. Sarà quindi importante capire come andrà a finire un eventuale processo chiesto dai genitori di Marie e quali saranno le decisioni dei giudici.