Essere pagato oltre 15 mila euro per rimanere a letto per due mesi, sembra il lavoro che in molti sognano. Scopriamo di cosa si tratta.
Le persone che amano dormire desidererebbero essere pagati per rimanere a letto. A quanto pare è possibile essere pagati oltre 15.000 euro per rimanere a letto per due mesi. Per partecipare a quest’iniziativa è necessario essere un volontario che dovrà prepararsi a un‘impegnativa esperienza che prevede, tra le altre cose, anche 60 giorni di ciclismo, spinning e costanti esami medici. Insomma: non è tutto oro quello che luccica!
Una dozzina di volontari si sta preparando ad un’impegnativa esperienza della durata di 60 giorni. I volontari dovranno svolgere una serie di prove rimanendo sdraiati nel letto. Inoltre, ai fini della prova, il letto dovrà anche essere inclinato di 6 gradi sotto la linea orizzontale e, dunque, il volontario si troverà con i piedi alzati rispetto alla testa.
Coloro che si sottoporranno a questa prova avranno pasti, docce e pause bagno incluse. Ma qual è il fine di questo esperimento? Cosa intendono scoprire i ricercatori sottoponendo i volontari a queste strane prove?
Essere pagati per rimanere a letto è il sogno di molte persone. Una dozzina di volontari avrà la possibilità di realizzare questo sogno, partecipando ad un esperimento folle che serve a vedere come il corpo umano reagisce nello spazio.
Di fatto, durante le missioni spaziali la gravità influenza notevolmente i corpi degli astronauti in modi diversi. Gli occhi e il cuore risentono dell’assenza di gravità, così come i muscoli e le ossa che iniziano a consumarsi.
Anche il sangue che scorre dalla testa ai muscoli riduce il suo afflusso, a causa del sottoutilizzo. Per questo motivo un gruppo di ricercatori dell’Agenzia Spaziale Europea ha deciso di effettuare un esperimento per vedere come reagisce il corpo all’assenza di gravità.
In realtà, l’obiettivo dell’esperimento è quello di trovare un modo per contrastare gli effetti negativi dell’assenza di gravità sugli astronauti. Per questo motivo, i partecipanti all’esperimento dovranno sdraiarsi mentre effettuano una serie di esercizi tra cui pedalare.
In questo caso, si sta esaminando la possibilità di utilizzare il ciclismo come un modo per contrastare i cambiamenti corporei negativi dei futuri viaggiatori spaziali. Per lo stesso motivo, i volontari vengono fatti girare per portare il sangue ai loro piedi, dove la forza di gravità raddoppia durante la corsa.
Come spiegato da Rebecca Billet, responsabile della ricerca clinica presso MEDES, lo scopo dell’esperimento è quello di incoraggiare i volontari a raggiungere il massimo sforzo in bicicletta, per confrontare la differenza con quelli che non effettuano tali esercizi.
Infatti, i volontari saranno divisi in due gruppi: uno resterà a letto senza andare in bicicletta per due mesi, l’altro resterà a letto ma effettuerà esercizi in bicicletta. Così facendo sarà possibile confrontare i risultati e valutare se effettivamente l’attività ciclistica abbia un effetto positivo sull’organismo in assenza di gravità. Ogni volontario sarà pagato 18.000 euro.
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