Combattere il Covid-19 con la frutta? Secondo uno studio recente, ci sono importanti benefici legati all’organismo e al sistema immunitario
Il periodo più buio è ormai il passato, da diverso tempo. L’emergenza pandemica ha stravolto il normale vivere di milioni di cittadini in tutto il mondo tra il 2020 e il 2021. Ricorderete il numero di decessi e di positivi in continua crescita giorno dopo giorno, le restrizioni imposte dai vari governi per limitare l’espansione del virus e via dicendo. A distanza di anni, sono ancora in corso alcuni studi piuttosto interessanti sulla nascita, sulla propagazione e sui modi per fermare questa malattia.
Di recente, è stato scoperto che mangiare più frutta aiuterebbe l’organismo a combattere l’infezione da Covid 19. Uno studio recente che si è incentrato proprio sulla reazione che hanno alcune componenti del nostro organismo dopo aver assunto alcuni nutrienti presenti nella frutta e che vanno proprio a beneficiare nella reazione che si ha una volta infettati dal virus del Covid.
Secondo alcuni studi recenti, il microbiota intestinale nei soggetti che sono stati colpiti dal Covid è alterato in maniera importanti. In particolare, sembra che il consumo di carni processate porterebbe ad un aumento del rischio di infezione. Mentre mangiare frutta fresca produce la reazione opposta. Il tutto è stato spiegato nel dettaglio da una ricerca pubblicata su Clinica Nutrition da due ricercatori della Chengdu University in Cina.
Per arrivare a queste conclusioni, sono stati presi a campione 18.340 individui. Con un focus sul microbiota intestinale e sui fenotipi associati al Covid presi da diversi database, sono derivate tre tipologie di Coronavirus: infezione, infezione grave e infezione da ricovero ospedaliero. Per quanto riguarda la dieta, invece, le informazioni sono state reperite da altri database, di cui uno dalla Biobank del Regno Unito.
Secondo gli studi, il consumo di carne processata porta ad un aumento del rischio di contrarre il Coronavirus in maniera importante. Discorso opposto per la frutta fresca. Anche aggiungere sale ai cibi potrebbe portare ad un rischio maggiore di infettarsi. I batteri Ruminococcustorques e Ruminococcus1 porterebbero ad una riduzione significativa dei rischi di contrarre il Covid, mentre Ruminococcaceae UCG013 lo aumenterebbe. In questo caso, si parla di batteri rispetto al microbiota del nostro organismo. Una scoperta che in generale ha destato parecchio scalpore, per il collegamento tra alimentazione e possibili rischi di contrarre il virus.
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