“I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” sono una raccolta di appunti e riflessioni scritte da Luigi Pirandello tra il 1904 e il 1922. Quest’opera, pubblicata postuma nel 1925, è considerata uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento.
Inizialmente pubblicata nel 1916 con il titolo “Si gira…” e nove anni dopo ripreso dalla “Mondadori” dove ha avuto un grandissimo successo, il racconto affronta i temi della società contemporanea e dello sviluppo della macchina.
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Luigi Pirandello, biografia e storia letteraria
Insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934, Luigi Pirandello Nasce ad Agrigento il 28 Giugno del 1867, considerato un innovatore assoluto ed uno dei migliori drammaturghi in senso assoluto del XX secolo, i suoi racconti sono scritti o in italiano o in siciliano. Pirandello ha segnato una linea incancellabile nella letteratura del nostro paese, dopo la sua morte avvenuta a Roma il 10 Dicembre del 1936, la sua letteratura ha continuato a vivere.
“Quaderni di Serafino Gubbio Operatore”, storia del libro
Il protagonista dei Quaderni è Serafino Gubbio, un proiezionista cinematografico che vive in un piccolo paese siciliano. Attraverso le sue annotazioni quotidiane, Pirandello descrive la vita della provincia italiana del periodo, con tutte le sue contraddizioni, le sue piccole meschinità, i pettegolezzi e le sue grandi passioni.
Il libro è diviso in 15 quaderni, ognuno dei quali racchiude una serie di brevi scritti che spaziano dalla perfetta descrizione di paesaggi e personaggi locali, per finire alla riflessione sulla natura umana e sul significato della vita.
Guerra e lavoro
Nei 15 quaderni in cui viene suddivisa l’opera di Pirandello, Serafino dovrà fare i conti con le guerre; infatti nei quaderni 1 e 3 il protagonista sarà impegnato nelle due guerre mondiali, dove scopre la bellezza del cinema, decidendone di farne una professione, e diventare un operatore cinematografico.
Tra i quaderni più apprezzati abbiamo il quarto, dove uno strampalato Serafino terminate le guerre, torna alla sua amata professione, ma mai domo dagli interrogativi sul senso della vita e della comprensione del prossimo, si stabilirà in una cittadina di provincia dove troverà pure l’amore, durante la lettura si può immaginare perfettamente la vita di Serafino Gubbio.
Temi principali trattati nell’opera “Quaderni di Serafino Gubbio Operatore”
Tra i temi principali dei Quaderni vi sono la solitudine, l’alienazione, la ricerca di senso nelle cose e nella vita e la tensione tra individualità e comunità. Serafino Gubbio, infatti, è un personaggio che vive in una condizione di isolamento e di estraneità rispetto al mondo che lo circonda, ma che cerca costantemente, spesso senza successo, di capire e di comunicare con gli altri.
Il tono dei che usa Pirandello nei racconti è molto intimo e personale, ma allo stesso tempo universale e profondamente umano. L’autore siciliano utilizza un linguaggio molto semplice e diretto per descrivere la realtà che ha intorno, ma riesce a trasmettere una grande complessità di pensiero e di emozioni.
I “Quaderni di Serafino Gubbio Operatore” libro che conserva ancora un grande appeal
Nonostante sia stato scritto quasi un secolo fa, il libro conserva ancora oggi un grande fascino e una grande attualità. La figura del solitario proiezionista Serafino Gubbio è diventata un’icona della letteratura italiana e rappresenta ancora oggi la ricerca di senso della vita e di identità di ogni individuo. Interrogandosi su l’inadeguatezza o meno dell’essere umano in determinate circostanze.
Importanza nella letteratura italiana
Possiamo affermare che “I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” sono un’opera fondamentale della letteratura italiana, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano e di raccontare la vita della provincia italiana con una grande sensibilità e una grande poesia. Ma è solo una delle grandi perle che l’autore siciliano ci ha lasciato in eredità nel suo patrimonio letterario che merita di essere custodito e mai dimenticato.