Raccontare vita e carriera di Emile Zola non è compito semplice. Molteplici erano infatti i talenti e le capacità del francese: scrittore, giornalista, saggista, critico letterario, filosofo e anche fotografo. Viene considerato uno degli esponenti più illustri del naturalismo, con opere e romanze letti e tradotti praticamente in tutto il mondo. Diversi dei suoi racconti hanno avuto trasposizione cinematografica o anche televisiva, a conferma della qualità dei lavori. La sua vita e le sue opere sono state oggetto di numerosi studi storici.
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La sua fama
In letteratura, è noto soprattutto per Lugon Macart, un affresco romantico in 20 volumi che ritrae la società francese durante il Secondo Impero. I libri raccontano il viaggio di una famiglia attraverso le generazioni, con un rappresentante di ogni periodo o generazione come soggetto di un romanzo. Zola ritrae la società del Secondo Impero nella sua diversità, sottolineando la durezza nei confronti dei lavoratori (Germinal, 1885), la stigmatizzazione (Nana, 1880) e il successo (Il paradiso delle donne, 1883). Emile Zola ha perseguito la verità con un approccio scientifico e ha raccolto le sue osservazioni e testimonianze di prima mano su ogni argomento. L’acuto senso del dettaglio, le metafore efficaci, il ritmo della scrittura e la struttura delle narrazioni gli hanno permesso di creare un potente mondo immaginario abitato da domande angoscianti sul corpo umano e sociale.
Biografia di Emile Zola
Padre di origini veneziane, madre francese, Zola nacque a Parigi ma visse sia l’infanzia che l’adolescenza a Aix-en-Provence dove ebbe modo di fare amicizia con Paul Cézanne, suo compagno al collège Bourbon. Dopo la morte del padre, si trasferì nuovamente nella capitale all’età di diciotto anni. Qui iniziò a lavorare nella libreria Hachette approfittando dell’occasione per fare leggere al direttore alcuni suoi versi. Tre anni dopo diventò capo del servizio pubblicitario iniziando a stringere contatti importanti con scrittori affermati. Ben presto riuscì ad affermarsi nel campo del giornalismo, una passione che durò di fatto per tutta la vita e che gli permise di guadagnare, far veicolare le sue idee e promuovere i propri romanzi che venivano pubblicati a puntate.
Le opere dell’autore
Nel 1867 Zola pubblicò Thérèse Lacan e dal 1868 diede il via al ciclo romanzesco Lugon-Macquart, il cui primo volume, La fortuna di Lugon, uscì nel 1870, con seguiti pubblicati ogni anno. Nello stesso anno Zola sposò la scrittrice Gabrielle Alexandrine.
Il romanzo che lo consacrò fu senza dubbio L’assassino, il suo settimo libro datato 1877. Si affermò come maestro del naturalismo e si guadagnò da vivere scrivendo romanzi. Ispirò anche la nascita delle “Serate Medane”, un gruppo di giovani scrittori influenzati dal naturalismo. Nel 1988, da una relazione extraconiugale, ebbe due figli continuando la sua opera di scrittore. Finì Il Dottore Pascal nel 1893, ultimo volume dei Rougon. Scrisse la serie delle città: Lourdes (1894), Roma (1896), Parigi (1897); e i quattro vangeli: Fecondità (1899), Lavoro (1901). Infine l’opera Verità pubblicata postuma nel 1903, Giustizia opera rimasta incompiuta. Il suo appoggio al partito di Dreyfus, con tanto di articoli che suscitarono scalpore e pareri contrastanti, lo costrinsero ad un esilio durato un anno in Inghilterra. Morì nel 1902 in situazioni poco chiare, restando vivo nelle tantissime opere realizzate.
L’importanza del lavoro di Emile Zola
Emile Zola considera il romanziere come uno scientifico e il romanzo come un laboratorio in cui sperimentare. Il suo lavoro è un’analisi critica della società con attenzione rivolta alle leggi dell’eredità e all’influenza dell’ambiente sociale sull’evoluzione degli individui. Possiamo considerarlo un visionario nel ritratto epico delle masse o nella capacità analitica degli sconvolgimenti della società moderna. Il suo lavoro è stato prezioso anche nella difesa dei pittori moderni tra i quali Cézanne, Manet o Renoir, spesso vittime delle critiche da parte del pubblico e dei giornalisti.