In questo articolo parliamo dell’opera Scandalo negli abissi di Louis Ferdinand Céline. Si tratta di un soggetto per cartone animato e per balletto che viene pubblicato per la prima volta nell’edizione originale a Parigi nel 1950 dall’editore Chambriant.
La prima edizione italiana viene pubblicata nel 1984: ma di sicuro quella che ha più successo arriva nel 1992 per merito di Ernesto Ferrero.
Più avanti nell’articolo vedremo le particolarità di quella traduzione. Ma intanto andiamo a capire la trama e alcune note biografiche sull’autore.
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Scandalo negli abissi: di cosa parla quest’opera di Louis Ferdinand Céline
I punti principali della trama
L’opera di Louis Ferdinand Céline scadono gli abissi è molto suggestiva, per questo molto apprezzata da molti lettori appassionati di questo autore.
Per quanto riguarda la trama non è facile sintetizzarla. Però volendo dare qualche spunto possiamo dire che la vicenda inizia nella profondità degli abissi cioè in prossimità di Terranova. Per la precisione a 3472 metri di profondità.
Troviamo in questa profondità Nettuno che è molto preoccupato nonostante viva nel lusso in un palazzo perché è tormentato dal popolo degli oceani che si lamenta in quanto vittima della caccia spietata portata avanti dall’uomo.
Anche la vita privata di Nettuno è abbastanza complicata per via della gelosia della moglie Venere che non riesce a mantenere la sua bellezza. L’unico aspetto positivo per Nettuno è il corpo di ballo delle sirene, che si esibisce con molta grazia e armonia.
Tra queste sirene ce n’è una in particolare che piace a Nettuno e cioè Pryntyl. Quest’ultima viene definita sbarazzina dall’autore che descrive momenti intimi che avrà con Nettuno nei boschetti di alghe.
Ma la moglie Venere viene a sapere del tradimento del marito accusando la ballerina di aver tradito le specie marine. Proprio per questo Nettuno è costretto a desiderarla sulla terra dove sarà costretto ad assistere agli errori degli esseri umani, fino a quando ritornerà ad essere degna di vivere nei fondali Marini.
La sirena quando arriva nella terra riesce subito a trovare lavoro in una taverna portuale dove incanta tutti per la sua bellezza,soprattutto per la sua voce cristallina. Ma il suo idillio dura poco perché verrà presto contagiata dalla corruzione degli esseri umani, venendo addirittura sorpreso da Nettuno, ubriaca nella taverna.
Come si conclude l’opera
La trama ovviamente è molto ricca e complessa. Quindi non è facile da descrivere in poche righe.
Però possiamo dire che Nettuno, dopo essersi abbandonato ai piaceri dell’alcool, tornerà negli abissi lasciando la sirena al suo destino.
Succederanno poi tante altre cose. Ma comunque alla fine l’opera si conclude con una descrizione accurata delle tecniche di difesa moderne, che vengono allestite da Nettuno il quale non riesce a farsi una ragione per la perdita della sirena.
Infatti continuerà a vagare in maniera disperata nei fondali marini evitando il più possibile la presenza della moglie Venere.
Note biografiche sull’autore Louis Ferdinand Céline
La prima cosa importante da sapere è che Louis Ferdinand Céline è uno pseudonimo di Louis Ferdinand Auguste Destouches. Di questo autore si sa che è nato il 27 maggio del 1894 a Courbevoie.
Muore a Meudon il primo luglio del 1961 e cioè qualche mese dopo aver compiuto 67 anni.
Oltre a essere uno scrittore sapeva anche un saggista e un medico francese. Invece per quanto riguarda lo pseudonimo quello che si sa è che è legato al nome della nonna materna Celine Guillou.
Fu considerato dai critici uno degli scrittori più influenti del XX secolo nonché esponente delle correnti letterarie dell’espressionismo e del modernismo. Della sua vita si ricorda soprattutto il fatto che partecipò come volontario alla prima guerra mondiale, rimanendo gravemente ferito e parzialmente invalido.
Recensioni e considerazioni sulla traduzione di Ernesto Ferrero dell’opera Scandalo negli abissi
Ovviamente un’opera così importante non poteva non ricevere delle recensioni di critici letterari importanti. Per esempio molti di loro hanno fatto una recensione dell’Opera Scandalo negli abissi e per la precisione quella pubblicata nel 1992, per la casa editrice Melangolo.
Queste recensioni hanno considerato quest’opera come una via di mezzo per una favola gotica e una satira ecologica. Louis Ferdinand Céline ha avuto come definizione quella di animalista ecologista militante perché all’interno del libro c’è una denuncia del disastro relativo ai massacri delle foche e della fauna marina.
Ci sono alcune parole che ora riporteremo testualmente che fanno capire come questo disastro è relativo alle foche, viene descritto in maniera molto chiara e anche molto cruda.
“le sgozzano a milioni tutti gli anni proprio sopra la loro banchisa, mentre giocano in famiglia e folleggiano innocenti”.
Quindi come possiamo vedere si tratta di una descrizione straordinaria ma anche crudele.
Questa edizione, di cui stiamo accennando ora è stata curata da Ernesto Ferrero, che afferma che Scandalo negli abissi viene scritto in un periodo drammatico legato alla seconda guerra mondiale per poi apparire soltanto nel 1959 quando secondo quello che dice testualmente Ernesto Ferrero: “si sarà ricostituito un pubblico capace di accostarsi senza animosità punitive a un personaggio così discusso, e diciamo pure così sgradevole umanamente”.
Come viene accolta la traduzione di Scandalo negli abissi in Italia
Conclusioni sul lavoro di Ernesto Ferrero
In Italia siamo stati costretti ad aspettare un po’ di più per avere la traduzione di questa grande opera. Finalmente è arrivata nel 1992 grazie proprio ad Ernesto Ferrero.
Il lavoro di Ernesto Ferrero viene apprezzato in Italia, così come dicono alcuni critici di importanti giornali del nostro paese. Essi considerano Ferrero un grande traduttore nonché molto sapiente perché riesce a penetrare nella prosa di Celinè, grazie alla giusta sintassi e ai gerchi italiani usati come per esempio ballo delle sbarbine, canagliese, braccianti, porcaccione e tanti altri.
L’uso di questi cerchi serviva per far comprendere ai lettori in maniera credibile il gergo Celiniano. Ma anche per dimostrare che l’italiano è una lingua con un gergo molto ricco,che può competere con quello di Céline, nonostante sia segnato da molti dialetti.
Ovviamente serviva il lavoro di una persona abile, così come si è dimostrato Ernesto Ferrero, il quale viene quindi apprezzato un po’ da tutti quelli che hanno letto in maniera appassionata lla sua traduzione.