La letteratura è stata inventata da una donna, non ci sono dubbi: resoconto storico riporta una verità che parla della potenza femminile.
La cultura, la storia, e tutto ciò che concerne il progresso umano, è imperniato di mascolinità, soprattutto tossica. Cosa significa? Chel‘educazione umana verte su un’inconscia, silente e potente concezione di prevalenza del sesso maschile su quello femminile. L’umanità ha sempre guardato il mondo con gli occhi di un uomo, credendo che una donna non ne fosse all’altezza. Anni di battaglie, guerre, vittorie e sconfitte, non sono bastate per raggiungere l’equità di genere tanto perseguita da personaggi come Michela Murgia, scrittrice e attivista recentemente scomparsa dopo una lotta contro il cancro. Così, non si può non rispolverare la storia antica, quella fatta di miti e leggende, ma secondo gli ultimi studi salta fuori una verità incredibile: la letteratura è stata inventata da una donna.
Non basta dire che la letteratura è stata inventata da una donna, perché si parla nel vero senso della parola di un atteggiamento quasi protofemminista, tanto caro alle donne di oggi. Stiamo parlando di qualcosa che affonda le sue radici in un periodo precedente a Gilgamesh, il quale a sua volta ispirò la Bibbia. Tutto merito di una divulgatrice britannica, la quale ha scoperto che questa donna ha scritto saghe molto più antiche.
Nonostante esempi di donne gloriose, proprio come quella di cui stiamo per parlare, la battaglia contro la discriminazione di genere è ancora lunga. Se ne raccoglie qualche frutto, ma si continua a seminare grazie ad esempi come la defunta Michela Murgia. Ecco qual è stato lo studio affrontato, chi è la misteriosa donna, e quale verità è emersa.
Questa informazione non può passare in secondo piano, specialmente perché ha una valenza destinata a modificare le basi di molte concezioni storiche. Perché è venuta meno questa narrazione? Come mai a scuola si leggono sempre scrittori uomini, e quasi mai e solo in “rari contesti”, di donne? Tutto questo è assurdo se si pensa che sia stata proprio una donna ad inventare questo genere, tanto antico quanto amato da tutto il mondo. La voce che parla è quella di Emily H. Wilson, e lo fa attraverso il The Guardian.
Giornalista e studiosa del mito di Gilgamesh ambientato in Iraq a partire dal terzo millennio fino a culminare intorno al 1500 a. C, narra di questo uomo che ha lottato contro gli dei, e che a sua volta è diventato uno di loro. Epica dell’antichità che ha fortemente condizionato la nostra storia se si tiene conto del fatto che la stessa Bibbia si è ispirata a molti miti di questo soggetto. C’è però un altro personaggio che ha ispirato tante altre storie, e il suo nome è Inanna: è la donna che ha inventato la letteratura!
Incarnazione di Afrodite e più famosa di Ishtar, è stata donna e Dea vissuta prima e dopo Gilgamesh. Questo è quello che afferma la studiosa, che crede fortemente secondo i testi evidentemente più antichi. Avvalora la sua tesi riportando gli studi di una specialista di sumerologia dell’Università di Chicago, Jana Matuszak. Secondo quest’ultima il mito di Gilgamesh risale al 2100 a.C, mentre quello di Inanna al 2600!
In occasione, l’editore Mimesis ha pubblicato una raccolta di racconti che la riguardano, si intitola “I canti di Inanna. Regina del cielo e della Terra” a cura di Diane Wolkstein e Samuel Kramer.
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