Sale sull’ascensore e viene aggredita da un roditore: la donna è stata successivamente assistita dalla figlia e dagli altri condomini.
Un chiaro segnale d’allarme che richiederebbe l’intervento immediato di personale competente. Il problema relativo all’infestazione dei ratti in Molise, a Campobasso, persiste da oltre tre anni. In passato venne eseguita una delicata opera di derattizzazione su tutto il territorio, attività che sembra si sia rivelata a posteriori inutile. Lo scorso 8 settembre fu segnalata l’aggressione di un ratto ai danni una 70enne, assistista successivamente dagli operatori sanitari dell’ospedale Antonio Cardarelli. La vittima del roditore sensibilizzò il comune in merito ad un’ulteriore procedimento di disinfestazione.
E’ passato poco più di un mese dalla prima aggressione, la storia si è ripetuta. Una scena che potrebbe ispirare le trame agghiaccianti dei film horror, tempismo perfetto considerando che ci avviciniamo alla festa di Halloween. Tuttavia, in questa vicenda, di divertente c’è ben poco. Un’anziana è stata aggredita da un esemplare ed in seguito ricoverata presso il pronto soccorso. Le sue condizioni, benché stabili, risultano comunque gravi. La donna si è dunque rivolta agli avvocati Francesco Beer, Silvio Tolesino e Vincenzo Iacovino. Il gruppo di legali chiede che la vittima venga risarcita.
Una donna anziana ferita
L’imputato non è il ratto, bensì l’Istituto autonomo delle case popolari di Campobasso, il quale avrebbe dovuto provvedere da tempo ad eseguire opera di manutenzione dell’impianto. L’aggressione infatti si è consumata inspiegabilmente all’interno di un ascensore della palazzina. La donna, una volta chiuse le porte, si è dunque trovata in trappola. L’esemplare si è scagliato sul suo viso, procurandole morsi profondi e lacerandole un occhio. Le urla hanno poi attirato l’attenzione dei vicini di casa e della figlia della vittima, i quali hanno agito immediatamente per prestarle soccorso.
Una volta liberata dalla furia del roditore, la donna è stata condotta repentinamente presso l’ospedale Antonio Cardarelli. Qui, il personale sanitario ha provveduto a somministrarle il vaccino antitetanico ed un antibiotico per ridimensionare gli effetti dell’infezione. Dopodiché, di fronte al dolore lancinante accusato, i medici hanno analizzato l’occhio dolente ed hanno riscontrato la presenza di un trauma da oggetto estraneo, magnetico, intraoculare, non specificato. Le condizioni di salute dell’anziana, benché stabili, rappresentano un simbolo dell’indifferenza dell’Istituto autonomo. Ora i legali chiedono di intensificare i controlli e soprattutto di eseguire una derattizzazione periodica.