Parte determinato per cercare suo padre; arriva dunque in Italia, dove viene assistito dalle autorità. Era stremato e affamato.
Un viaggio che sembra infinito, alla ricerca disperata di suo padre. Nella notte tra il 22 e il 23 agosto, le autorità locali di Seveso – in provincia di Monza – hanno individuato un 14enne di origini afgane, stremato dalla fame e dalla sete. Il giovane ha richiamato la loro attenzione, sbracciando furiosamente e chiedendo loro aiuto, ha poi mostrato il braccialetto rosso che avvolgeva il suo polso sottile: “HELP” – i poliziotti hanno dunque compreso la gravità delle sue condizioni. Hanno condotto il ragazzo in centrale, dove un interprete ha finalmente chiarito la situazione.
Ha spiegato di essere scappato dall’Afghanistan per cercare suo padre e di aver attraversato il confine nascosto in un camion. L’uomo tuttavia non si trova in Italia, bensì in Germania. Il giovane ha manifestato una forte determinazione: non si fermerà fino a quando non l’avrà ritrovato. Una volta ascoltata la sua storia, le autorità hanno affidato il minore ad una comunità in provincia di Como, struttura nella quale ha avuto occasione di confrontarsi con due connazionali.
Giovane afgano alla ricerca del padre: ha attraversato il confine nascosto in un camion
I poliziotti hanno condotto il giovane 14enne presso la comunità parrocchiale Progetto Accoglienza, gestita da Don Giusto Della Valle. La struttura ospita circa trenta ragazzi, affidati alle cure e all’assistenza dei servizi sociali che collaborano con la chiesa San Martino Rebbio. Alle 10.40 il personale ha provveduto ad avviare le pratiche per l’affidamento ed ha poi trasferito il ragazzo in mensa, in modo che potesse finalmente rifocillarsi. Qui, il viaggiatore afgano ha chiacchierato per un’ora e mezza circa con due connazionali.
Poco tempo dopo, il giovane è sparito. Il suo obiettivo era chiaro sin dall’inizio: ritrovare suo padre. Ha quindi accettato piacevolmente acqua e cibo, dopodiché è scappato dalla struttura alla volta della Germania. Inutile il tentativo dei connazionali di convincerlo a restare, il suo viaggio prosegue. Secondo le testimonianze dei ragazzi che hanno ascoltato la sua storia, sembra che quest’ultimo abbia attraversato l’Iran, la Turchia, la Grecia, l’Albania, per poi superare i confini di Montenegro, Bosnia, Croazia e Slovenia. Una volta raggiunto Trieste, ha poi acquistato un biglietto del treno per Monza, dove è stato trovato dalle autorità alle 2 di notte del 23 agosto.