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Torino, il pilota non si dà pace “Penso sempre alla bambina”

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Gianluca Merla

Dopo l’incidente con il suo aereo che ha provocato la morte della bambina, il pilota non si dà pace. Intanto la procura ha aperto un’indagine

Una famiglia distrutta dopo la perdita della più piccola della casa e un uomo che non si dà pace per ciò che non ha potuto evitare. È questo il bilancio dell’incidente aereo avvenuto nei pressi dell’aeroporto di Caselle, a Torino.

Il pilota non si da pace
Oscar Del Do’ continua a pensare alla bambina morta dopo lo schianto dell’aereo (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Lo sa bene il pilota dell’aeromobile delle Frecce Tricolori che ha dovuto sganciarsi dalla postazione di volo. In quei, brevissimi, momenti, Oscar Del Do’ deve aver sperato che il suo aereo non provocasse troppi danni, quantomeno alle persone. Ma non è andata così. Ora il pilota non si dà pace e la morte della piccola Laura di 5 anni è il pensiero fisso che affolla la sua mente.

“Penso solo alla bambina”

Al momento dello schianto, un’auto con a bordo una famiglia di 4 anni stava passando proprio nei pressi dell’aeroporto di Caselle. L’esplosione del serbatoio del velivolo ha letteralmente travolto l’automobile della famiglia, facendolo sbalzare fuori dal tratto stradale. Le fiamme hanno coinvolto tuti e 4 i membri, ma la piccola Laura di 5 non ce l’ha fatta, ed è stata estratta dall’auto senza vita. Un momento straziante per la sua famiglia, che oltre al dolore per la grave perdita, dovrà affrontare anche la paura per il fratellino di Laura, ricoverato in gravi condizioni ma comunque fuori pericolo.

Il pilota non si dà pace
I sensi di colpa non lasciano la mente del pilota. Ma ora bisognerà capire se ci sono delle responsabilità reali (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Chissà quali saranno stati i pensieri del giovane pilota 36enne dopo aver toccato terra agganciato al suo paracadute. A quanto pare, però, adesso c’è un unico pensiero che non lo abbandona nemmeno per un istante: la piccola Laura. Il pilota avrebbe parlato con i suoi colleghi, esprimendo tutto il suo dolore per la morte della bimba di cinque anni, dichiarandosi profondamente addolorato per l’accaduto. Secondo quanto si apprende, infatti, l’uomo sarebbe ancora sotto shock per quello che è accaduto. Subito dopo l’incidente è stato trasportato in ospedale insieme alla famiglia, ma dimesso già nella serata. Una prima ricostruzione racconta che il pilota della Freccia avrebbe cercato di evitare le case e le altre auto presenti sulla carreggiata, ma il suo aereo in caduta libera ha centrato comunque la vettura. 

Attualmente la preoccupazione è molto alta per il fratellino di Laura, Andrea di 12 anni. Secondo un primo bollettino medico dell’ospedale di Torino, il bambino avrebbe ustioni sul 30% del corpo, ma la sua vita non sarebbe in pericolo. I medici stanno lentamente sospendendo la sedazione, in modo da fargli prendere coscienza di quello che è successo e del fatto che, purtroppo, ha perso la sua sorellina. Ricoverata anche la madre, che resterà in osservazione ancora per 24 ore. Per la famiglia è stato anche attivato un supporto psicologico.

Le indagini della procura: il pilota ha commesso degli errori?

Intanto la Procura di Ivrea ha deciso di aprire un fascicolo per l’incidente aereo, su cui si indaga per disastro aereo e omicidio colposo. I rilievi dell’investigatori sono andati avanti fino a tarda serata e permetteranno di chiarire meglio come siano andate davvero le cose. Ad oggi la dinamica dell’incidente, infatti, non è stata ancora chiarita, anche se l’ipotesi che continua a prevalere è quella di uno stormo di uccelli che sarebbe entrato in contatto con il motore.

Saranno fondamentali, quindi, le operazioni di raccolta dei reperti, tra cui ovviamente al scatola nera del velivolo. I dati e le informazioni recuperate, oltre ai rilievi della scientifica, permetteranno di capire cosa sia successo davvero e cosa abbia provocato la perdita di controllo dell’aereo. Ogni informazione utile servirà infatti a stabilire se e in quale misura ci siano state delle responsabilità da parte del Capitano Del Do’. Ma a prescindere da questo, il pilota continuerà a pensare alla bambina e, forse, a chiedersi se ha fatto tutto il possibile per evitare la tragedia.

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