Incredibile vicenda sul lago di Como. Due turisti chiedono si dividere un toast a metà e pagano un sovrapprezzo di due euro
Forse non avevano molta fame, o avevano semplicemente intenzione – legittimamente – di risparmiare qualcosa godendosi comunque lo spettacolo.
E invece hanno dovuto pagare addirittura di più due turisti che, dopo aver pranzato in un locale sul lago di Como, si sono visti arrivare un sovrapprezzo di due euro dopo che avevano chiesto di poter avere un toast tagliato a metà. Un episodio incredibile, ma vero, che ha fatto il giro di tutti i social dopo che uno dei due turisti ha pubblicato la foto dello scontrino. Ma andiamo con ordine.
L’episodio risale a giugno ma è solo in questi giorni che è emerso al grande pubblico e sta letteralmente facendo esplodere discussioni su tutti i social media, e non solo. I protagonisti – o forse sarebbe meglio dire “le vittime” – di questa vicenda, sono due turisti che, durante una giornata di vacanza, hanno deciso di approfittare del bel tempo e visitare il meraviglioso lago di Como. Tuttavia, non devono aver fatto i conti con i prezzi fuori da ogni logica che un bar, a quanto pare, propone ai suoi clienti. Caffè e vino troppo costosi? Nient’affatto: ad essere stato particolarmente caro è il “taglio a metà” di un toast, e a rivelarlo è la testimonianza dei due ignari turisti.
I due avevano infatti deciso di mangiare in un bar di Gera Lario, un paesino nei pressi del lago di Como, molto affollato durante le piacevoli giornate di sole. Dopo aver consultato il menù, i due turisti avevano quindi scelto di acquistare un toast vegetariano con patatine, chiedendo di poterlo dividere a metà. Un solo pasto, dunque, ma da magiare in condivisione. Tuttavia, alla presentazione del conto, i turisti si sono visti recapitare un sovrapprezzo di ben due euro per via del taglio a metà di un toast. Ad indicarlo era proprio una delle voci presenti sul documento fiscale, in cui si leggeva a grandi lettere “Diviso a metà”.
Alla richiesta di spiegazioni da parte dei due turisti, il barista ha spiegato che il sovrapprezzo era dovuto proprio alla necessità di dividere a metà il toast. Il locale si è infatti giustificato dicendo che, per poter dividere il toast, è stato necessario utilizzare due piattini e un tovagliolo in più. I turisti, quindi, sono stati costretti a pagare un sovrapprezzo di circa il 26% solo per aver chiesto di dividere un solo pasto in due – il cui prezzo era di 7,50€ – e, quindi, di mangiare anche meno. Due euro che, secondo il barista presente nel locale, sarebbero il costo di chi chiede di tagliare a metà un panino.
I due turisti, dopo aver pagato il conto del pranzo, hanno deciso di pubblicare una recensione del locale, allegando anche lo scontrino “folle”. Nel documento, infatti, è ben visibile la dicitura che certifica il sovrapprezzo per il taglio a metà e tutto questo ha subito provocato un grande dibattito, soprattutto sui social. Il cliente ha infatti commentato dicendo che il toast in formato integrale veniva comunque servito a metà e che, quindi, non ci sarebbe stata nemmeno la necessità di doverlo tagliare. “Perché dobbiamo pagare solo per aver diviso in due il toast? – scrive il turista – incredibile ma vero”.
Non è un episodio isolato quello che ha fatto notizia in questi giorni. Sono numerose, infatti, le segnalazioni relative ad attività e ristoranti sul lago di Como che propongono prezzi assurdi. Sempre nel mese di giugno, un ciclista aveva pubblicato uno scontrino in cui mostrava di aver pagato due bottigliette di acqua a 16 euro, mentre un altro turista ha dovuto pagare 20 euro per un caffè doppio e una bottiglietta di acqua.
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