Muore nel parcheggio dell’ospedale, senza che nessuno accorra in suo soccorso. Perde la vita nell’indifferenza generale.
L’emergenza sanitaria in Campania non rappresenta certo una novità. Nel mese di dicembre del 2022 la Regione confermò il potenziamento delle sistema di emergenza-urgenza sul territorio, attraverso un opportuno disegno di legge. Il progetto contemplava il sanamento della carenza di personale medico, in modo da incrementare l’azione delle aziende e degli enti associati al servizio sanitario.
Peccato che tutto ciò non abbia minimamente toccato il comune di Scafati. Nessun aiuto, nessuna assistenza. Una paziente è morta di fronte all’entrata di un ospedale. Epilogo inevitabile, considerando che il reparto di pronto soccorso risulta inagibile da quasi un decennio. Quanto accaduto ha richiesto l’intervento della Polizia Municipale e dello stesso Consigliere Regionale, Nunzio Carpentieri.
Nessun aiuto
Una donna di 59 anni si trova all’ingresso dell’ospedale Mauro Scarlato di Scafati, in provincia di Salerno. Un forte dolore al petto le impedisce di muoversi, così il marito – oltre a contattare immediatamente l’ambulanza – tenta disperatamente di eseguire il massaggio cardiaco. Gli operatori sanitari raggiungono il posto dopo più di mezzora: è troppo tardi, la paziente muore irrimediabilmente, senza che nessuno abbia provveduto a fornirle assistenza. Il motivo per cui il marito si è visto costretto ad intervenire risiede nei lavori di manutenzione del punto di primo intervento della struttura.
Il pronto soccorso del Mauro Scarlato è chiuso da ben otto anni. Il primo cittadino del comune – Pasquale Aliberti – è intervenuto nel merito, chiedendo la sua immediata riattivazione: “Siamo davanti a terroristi della sanità” – esordisce in un comunicato alla Regione e alla Asl stessa – “Quanto è accaduto è gravissimo, chi deve intervenire lo faccia per evitare che tragedie simili si verifichino ancora”. Il sindaco ha spiegato di aver contattato la Polizia Municipale, in modo da fare luce su quanto accaduto.
In tal caso non si parla infatti di negligenza medica, in quanto la responsabilità della chiusura del pronto intervento è pratica assolutamente estranea al personale sanitario. E’ necessario dunque indagare, con la collaborazione della ditta che si occupa della ristrutturazione e della manutenzione, oltre che verificare le motivazioni che avrebbero spinto l’ente a chiudere un intero reparto per un tempo non stabilito, fattore che crea inevitabilmente diversi disagi, tanto fastidiosi, quanto – in questo caso – potenzialmente fatali.
“Sto già provvedendo a predisporre – una apposita interrogazione rivolta al Presidente De Luca per chiedere contezza di quanto accaduto a Scafati” – le parole del Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Trasparenza, Nunzio Carpentieri – “è impensabile che ancora non si conoscano i motivi di una chiusura”. In assenza di pronto soccorso infatti, i residenti del comune non possono fare altro che attendere l’intervento degli operatori sanitari di Nocera Inferiore o Sarno, ragion per cui l’ambulanza ha impiegato più di mezzora a raggiungere la paziente.