È scattato un allarme in Italia c’è una nuova malattia infettiva che provoca una febbre emorragica: scopriamo di cosa si tratta.
Di recente gli esperti hanno lanciato un allarme che riguarda proprio il nostro paese. A quanto pare c’è il rischio di contrarre una malattia infettiva, che provocherebbe una febbre e emorragica.
Purtroppo, il cambiamento climatico sta producendo effetti sconvolgenti, che riguardano sia l’ambiente che la salute umana. Si tratta di un problema serio, per il quale si sta intervenendo in maniera decisamente blanda.
Ad ogni modo, gli esperti hanno lanciato un allarme che riguarda anche il nostro paese e deriverebbe dal rischio della diffusione di una malattia infettiva che sarebbe responsabile di una febbre emorragica.
Scopriamo da dove arriva il rischio e come proteggersi.
Nuova malattia infettiva: l’allarme degli esperti
La malattia infettiva di cui parlano gli esperti, che sarebbe causata tra le altre cose anche dal cambiamento climatico, proviene dalla zona della Crimea e del Congo.
Questa pericolosa malattia infettiva sarebbe trasmessa dalle zecche, che sono in forte aumento proprio a causa del cambiamento climatico. La presenza di un clima secco e caldo, infatti, favorisce la proliferazione di questi animali che trasmettono malattie, che entrano direttamente in circolo nel corpo umano.
La malattia infettiva di cui parlano gli esperti è causata dal virus CCHFV ed è potenzialmente letale. Si tratta di un patogeno che appartiene alla famiglia Nairoviridae e che viene trasmessa tramite la puntura di una zecca.
Tra i sintomi derivanti dall’infezione c’è una febbre emorragica virale. La mortalità ad oggi ha raggiunto il tasso del 40%. In pratica, circa la metà dei pazienti infetti rischiano di morire.
Il virus viene trasmesso principalmente dalle zecche Hyalomma. Questi animali preferiscono i primi caldi e secchi, per questo motivo il cambiamento climatico ha favorito la loro proliferazione. Questa tipologia di zecche è originaria dell’Europa orientale e dell’Asia, ma a quanto pare si sta diffondendo anche Medio Oriente, nel Nord Africa e in alcuni paesi del Mediterraneo.
Dal momento che anche in Italia è presente questo tipo di zecca l’allerta è alta, perché questi animali potrebbero diffondersi diventando portatrici del virus.Ad oggi non esistono cure o vaccini per la febbre emorragica della Crimea-Congo. I pazienti possono essere trattati con terapie di supporto, anche se la prevenzione è l’aspetto più importante per evitare la diffusione della malattia.
È poi opportuno adottare delle misure di protezione individuale usando repellenti per insetti e ispezionando il corpo, soprattutto quando si sta per molte ore all’aria aperta e a contatto con l’erba alta. È proprio in questi habitat che proliferano le zecche e può avvenire il contatto.