La morte di Patrizia Nettis resta ancora avvolta nel mistero. Si sanno ancora troppe cose ma si fa largo l’ipotesi del suicidio
Il 29 giugno scorso Patrizia Nettis è stata trovata impiccata nel suo appartamento di Fasano, in provincia di Brindisi.
L’ipotesi del suicidio è apparsa fin da subito la più probabile, ma il modo in cui è stato trovato il suo corpo, con le ginocchia piegate e ad una distanza molto ravvicinata con il pavimento, alimenta comunque molti dubbi. Ad oggi non vi è certezza su chi o cosa abbi provocato il gesto estremo e la procura sta indagando per chiarire quello che è successo.
Gli elementi che hanno nutrito molti dubbi tra gli inquirenti sono piuttosto numerosi. Oltre al modo in cui è stato trovato il corpo, infatti, ad essere strana è la sparizione del computer portatile di Patrizia. La donna era infatti una giornalista e il suo Mac era lo strumento principale del suo lavoro, per cui difficilmente non lo utilizzava e, tantomeno, lo portava con sé. Ma anche la lite tra Patrizia e due uomini proprio qualche ora prima di morire. La donna avrebbe poi fatto una telefonata in piena notte, sfogandosi con una persona e dicendogli “Mi hai rovinato la vita“.
Elementi che, se tutt’ora non scardinano l’ipotesi del gesto estremo, potrebbero aggiungersi alla possibilità di una sorta di istigazione al suicidio. La famiglia della donna, infatti, contesta l’ipotesi di suicidio portata avanti dalla Procura di Brindisi e ha quindi deciso di affidarsi ad un avvocato, il quale ha proposto la riesumazione della salma per condurre l’autopsia. I periti potranno quindi capire quali siano state le cause del decesso, fornendo ulteriori elementi su quella che è stata la dinamica che ha portato la donna a perdere la vita.
I pm della procura di Brindisi dovranno quindi decidere come agire e se accogliere la richiesta della famiglia di Patrizia. Ma al centro dei sospetti vi sono anche i due imprenditori locali, con cui la donna avrebbe litigato la sera della sua morte. Uno di loro è infatti indagato per atti persecutori e istigazione al suicidio. Intanto si continua a cercare il computer della donna, la cui sparizione è stata subito notata dai familiari. Patrizia Nettis era infatti stata assunta da poco dal Comune di Fasano per cui ricopriva il ruolo di addetto stampa. Gli inquirenti hanno infatti ascoltato anche il sindaco Francesco Zaccaria e alcuni colleghi della donna.
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