Chiede l’intervento del geometra per ripristinare le piastrelle della camera, quest’ultimo approfitta della sua cecità.
Angelo Gentile abita in un appartamento nella periferia di Torino ed essendo gravemente ipovedente non gode della completa consapevolezza di quanto accade intorno a lui. Nel mese di agosto, il 72enne si rende conto di come alcune piastrelle, collocate in prossimità del letto, siano leggermente sollevate dal suolo. Chiede dunque l’intervento del geometra, in modo da ripristinare la condizione originale del pavimento. Quest’ultimo tarda ad arrivare, costringendo inevitabilmente Angelo alla convivenza con le piastrelle danneggiate. Il 20 settembre il Signor. Gentile si alza dal letto come di consueto, alle 8.30 del mattino ed inciampa in prossimità della zona del pavimento danneggiato.
A causa della caduta, il 72enne viene portato in pronto soccorso. Una costola rotta ed un brutto colpo al ginocchio lo costringono a dormire per ben tre mesi su una sedia, alleviando il dolore con antidolorifici e cuscini. Angelo chiede nuovamente l’intervento del geometra, il quale raggiunge il posto solo il 10 gennaio 2023, precisamente cinque mesi dopo la prima segnalazione. Gli operai sostituiscono le piastrelle rotte, garantendo al Signor Gentile di aver risolto definitivamente il problema. Il giorno dopo, il 72enne si rende conto di essere stato ingannato impunemente.
Durante l’intervento degli operai, giunti nell’abitazione del Signor Gentile per ripristinare il pavimento, Angelo si trovava in cucina a chiacchierare. Ad un certo punto, le sue orecchie udirono un’affermazione a dir poco disonesta: “Tanto non vede niente, va bene così”. L’inquilino si è dunque rivolto direttamente agli operai, chiedendo se le piastrelle fossero uguali a quelle originali. Hanno garantito riguardo la conformità con la pavimentazione dell’abitazione, dopodiché hanno lasciato l’appartamento.
Il giorno seguente Angelo si è reso conto di essere stato ingannato: il geometra si è approfittato della cecità di quest’ultimo, realizzando una riparazione approssimativa. Le piastrelle sono effettivamente identiche per forma e dimensione, tuttavia non rispettano il colore di quelle originali. Mentre le prime sono di tonalità beige/marrone, le nuove sono chiaramente bianche. Angelo Gentile ha dunque richiesto l’intervento del suo avvocato, il quale ha provveduto a contattare l’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino.
Gli operatori dell’Agenzia si sono giustificati in tal modo: “Il lavoro è stato eseguito solo il 10 gennaio a causa del rifiuto opposto dall’assegnatario che non accettava l’intervento di ripristino limitato” – hanno poi spiegato la propria posizione sulle affermazioni del geometra: “Se le dichiarazioni riportare dall’assegnatario fossero state pronunciate effettivamente in quei termini l’Agenzia si riserva l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari”. Per il momento Angelo Gentile non è stato ancora risarcito dei danni.
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