I carabinieri sono riusciti a scoprire una truffa da parte di tre uomini, atta alla rivendita di automobili che non erano di loro proprietà. Ecco cosa è successo
I carabinieri di Genova, a seguito di un’inchiesta accurata, hanno denunciato tre persone per via di una truffa che coinvolge auto a noleggio.
Tre uomini, di età compresa tra i 25 e i 55 anni, avevano messo in atto un vero e proprio meccanismo truffaldino, in cui rivendevano automobili che non erano di loro proprietà. Così facendo, erano riusciti a incassare migliaia di euro per ogni auto che vendevano.
A sgominare la banda sono stati i militari di Pegli (Genova), dopo aver portato avanti una lunga e complessa indagine, in partnership con i carabinieri di Campo Ligure e Voltri. Ma cosa è accaduto esattamente?
Da quanto si apprende, il sistema che i tre uomini aveva messo in campo era molto semplice e pratico. I tre affittavano delle auto stipulando un contratto a lungo termine con le concessionarie, auto che di solito erano di lusso e potevano garantirgli un certo margine di incasso, rivendendole.
Ma come facevano a rivenderle se non erano loro? Dopo averle vendute, ne denunciavano il furto, che ovviamente era falso. Questi furti occorrevano in momenti differenti, proprio per tentare di non suscitare sospetti sulla veridicità delle loro dichiarazioni.
Truffa auto a noleggio: le indagini
Da quanto hanno ricostruito gli investigatori, i tre, dopo aver preso a noleggio le auto che avevano preso di mira, ognuna delle quali valeva come minimo 40 mila euro, non le riportavano alla data di scadenza prevista.
Ed è a quel punto che scattava la truffa, perché i tre denunciavano fantomatici furti che nella realtà non erano mai occorsi. Quello che invece accadeva è che i tre, dopo aver rubato le auto, avevano trovato il modo di portarle nei pressi del confine, reimmatricolarle in Francia e poi rivenderle ad acquirenti.
Dato che i casi di questo genere, occorsi in momenti diversi, aumentavano, un’azienda che si occupava di noleggio e che era stata truffata a Bolzano, ha deciso di denunciare queste stranezze, e così i carabinieri hanno aperto un fascicolo in merito.
Dopo la denuncia, gli investigatori hanno cercato le auto e hanno scoperto che, per l’appunto, i tre erano riusciti a reimmatricolarle e venderle in Francia. I carabinieri sono quindi riusciti a recuperare tutta la refurtiva e infine a restituire le auto ai proprietari reali dei mezzi.