Tra chi ironizza sul surriscaldamento globale e chi invita i conducenti alla prudenza, un utente mostra le immagini dei daini nella Capitale.
La natura si sta forse impossessando nuovamente dei territori conquistati dall’uomo? Negli ultimi mesi i fenomeni riguardo l’invasione improvvisa di specie selvatiche nelle aree abitate sono aumentati drasticamente. Dagli orsi che invadono le località abruzzesi, fino ad arrivare ai lupi che terrorizzano i cittadini sulle coste di Marina di Vasto. Ora è il turno dei daini, ripresi a passeggiare beatamente in Via della Storta, nel quadrante nord ovest della Capitale. Alcuni utenti hanno espresso il loro entusiasmo, altri invece hanno invitato i conducenti alla massima prudenza.
Per quanto si tratti di specie pressoché innocue, potrebbero comunque rappresentare la causa inevitabile di incidenti stradali. Via della Storta in particolare è spesso divenuta luogo di tragedie di questo tipo, derivate soprattutto dall’innumerevole quantità di curve e dai margini poco illuminati. Il fascino del daino che attraversa la strada potrebbe dunque trasformarsi in un fenomeno fatale per tutti coloro che si trovano sul suo percorso. Il video diffuso sui social, se da un lato ha prodotto ammirazione e fascino, dall’altro ha destato una certa preoccupazione.
Ogniqualvolta si presenta un’anomalia dal punto di vista naturale e zoologico, il riferimento al surriscaldamento globale si produce in automatico. Rispetto alla ribellione delle specie selvatiche, stanche di rimanere isolate nei boschi e nelle campagne, si è discusso ampiamente negli ultimi mesi. La prima ragione, almeno secondo gli esperti, risiede in uno scorretto approccio di convivenza uomo-animale. Anche nel caso dei daini dunque, molti si sono chiesti come sia possibile che questi animali siano giunti nelle periferie della Capitale, altri invece ridimensionano la preoccupazione degli utenti web condividendo la propria personale esperienza.
“Abito a La Storta in una casa di campagna e tre/quattro anni fa li vedevo la mattina, proprio davanti la porta di casa. Perché parlate senza sapere?” – per sottolineare dunque che non esiste niente di anomalo nella passeggiata dei daini in prossimità della strada. Ciò nonostante, rimane un’esperienza affascinante, proprio perché contempla un incontro ravvicinato con una specie particolarmente schiva e timorosa. “Adesso daranno la colpa a riscaldamento globale” – scherza un utente – “Mi preoccuperò quando troverò i cammelli sul raccordo”. E mentre i residenti romani si interrogano sulla loro pericolosità o meno, questi splendidi animali proseguono indisturbati la loro perlustrazione della periferia.
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