La chiamata disperata e poi la tragedia, Gianluca Cremonini finisce nel fiume Panaro e muore annegato: inutili i tentativi di soccorso
Ha provato a chiedere aiuto fino all’ultimo, cercando di salvarsi dalla forza della corrente. Ma per lui non c’è stato nulla da fare e ogni tentativo di portarlo in salvo sono stati inutili.
Gianluca Cremonini, 58enne di San Cesario, era da solo sulla riva del Panaro, dopo essere partito da casa in via VIllavara. Ad un certo punto l’uomo deve aver perso l’equilibrio per poi cadere in acqua. La situazione è apparsa subito disperata e il 58enne ha avuto comunque la forza di prendere il cellulare e telefonare per chiedere aiuto. Ma non c’è stato nulla da fare.
La chiamata d’aiuto alla compagna, il fiume se l’è portato via
Il corpo privo di vita dell’uomo è stato ritrovato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco che avevano condotto le ricerche fino a quel momento. Cremonini era riuscito a chiedere aiuto, chiamando al telefono la compagna. Alla donna le aveva detto di essere scivolato nel fiume e di non essere più riuscito ad uscirne. Una telefonata che ha messo subito in allerta i familiari, i quali sono corsi ad aiutare l’uomo. Ma al loro arrivo sulla riva del Panaro non c’era nessuno e il 58enne è stato trascinato dalla corrente.
L’uomo era appassionato di pesca e si era recato sulla sponda del fiume per passare dei momenti di relax. Tuttavia, il 58enne presentava anche dei problemi motori per via di un intervento recente e, probabilmente, questo ha contribuito a far scivolare l’uomo in acqua, prima di essere trascinato dalla corrente. A seguito della segnalazione dei familiari le ricerche sono iniziate immediatamente e sul posto sono intervenuti anche i sommozzatori dei pompieri, coordinati con la prefettura. Per ottimizzare le ricerche sono stati utilizzati anche dei droni che hanno perlustrato la zona, ma quando i soccorritori hanno trovato l’uomo per lui non c’era nulla da fare.
L’uomo, originario di San Cesario, è stato trovato non molto lontano dal punto della riva da cui era scivolato. Viveva in campagna e la sua passione era appunto la pesca, che purtroppo però alla fine si è rivelata fatale. Alle ricerche avevano partecipato anche gli agenti della volante, oltre alla moglie e al figlio dell’uomo. Purtroppo, nonostante la pronta telefonata di aiuto, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Nelle scorse settimane il Panaro è stato al centro di una nuova vittima, dopo che un 42enne si era tuffato nel fiume, perdendo poi la vita. Mentre a giugno, sempre nel Panaro, un giovane studente di 18anni ha perso la vita dopo cinque giorni di ricerche da parte dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine.