Una bravata che costerà cara ai due giovani, responsabili di aver finto un malore per farsi trasportare in ambulanza in centro città.
TikTok nuovamente al centro delle polemiche, si è diffusa una nuova moda che contempla un uso improprio dei servizi di soccorso nazionali. Utilizzare l’ambulanza come un taxi sta diventando una vera e propria tendenza social, tanto da trasformarsi in un impedimento per coloro che cercano semplicemente di compiere il proprio dovere. Prima Napoli, poi Riccione ed ora Bari – tre città divenute location di bravate adolescenziali, simbolo di “profonda inciviltà” come ha sottolineato il Direttore del 118 Romagna.
In particolare, mentre nella città partenopea un gruppo di adolescenti ha contattato gli operatori sanitari in modo da evitare il traffico urbano, nella località marittima romagnola due giovani originari di Milano hanno chiamato il 118 fingendo un vero e proprio malore. Il 19enne e il 20enne sono stati raggiunti immediatamente dal personale di soccorso, il quale ha poi deciso di condurli presso l’ospedale di Riccione per ulteriori accertamenti.
La coppia si è poi dileguata in pochi istanti, senza avvisare medici ed infermieri. Peccato che, ingenuamente, i due ragazzi abbiano pensato bene di condividere l’avventura su TikTok – decisione che ha consentito alla polizia di individuarli e successivamente di denunciarli per interruzione di un pubblico servizio e procurato allarme. Il motivo? Utilizzare l’ambulanza per raggiungere facilmente il centro città di Riccione. Dopo pochi giorni, si è verificato un caso simile in Puglia.
Risate, indifferenza e supponenza – questo il contenuto del video di TikTok condiviso dal 19enne e dal 20enne milanesi. Dopo pochi giorni, è avvenuto un caso simile in Puglia, a Bari. Due uomini hanno contattato gli operatori sanitari del 118, esprimendo chiaramente agitazione e angoscia: “Non riesco a respirare, venite subito”. L’ambulanza ha raggiunto immediatamente il luogo dell’emergenza, per poi appurare la perfetta ed ottimale condizione di salute dei due uomini.
I responsabili hanno risposto allo sconcerto degli operatori sanitari con una sonora risata, dopodiché hanno chiesto agli infermieri un cacciavite per aggiustare una sdraio rotta. “Chiamare l’ambulanza per futili motivi […] è un reato” – sottolinea il Direttore 118 Romagna – “Il 118 deve essere chiamato solo in caso di reale necessità, perché il nostro lavoro consiste nel prenderci cura di persone che rischiano la vita”.
Gli scherzi telefonici ai danni del servizio di soccorso aumentano ogni giorno, sfavorendo inevitabilmente l’operato di medici ed infermieri. Laddove eventi di questo tipo dovessero incrementarsi ulteriormente, potrebbe diventare davvero difficile per il personale sanitario individuare i soggetti che realmente necessitano di un intervento, da coloro che invece contattano il 118 per puro e vile divertimento.
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