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Due euro per tagliare un toast, la barista spiega perché

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Maria Vittoria Ciocci

Il proprietario del bar incriminato si difende: ecco il motivo del pagamento aggiuntivo relativo alla divisione del fantomatico toast.

Uno scontrino che ha provocato una certa indignazione da parte degli utenti web, i quali hanno criticato la professionalità e soprattutto l’onesta della proprietaria di un bar situato in provincia di Como. Si tratta di un’abitudine che si sta diffondendo tra i locali e i ristoranti, che prevede un costo aggiuntivo per qualsiasi servizio richiesto dal cliente. Tagliare un toast a metà potrebbe trasformarsi in un lusso, così come chiedere al cameriere di portare un piattino per poter condividere le varie pietanze.

Divisione del toast, pagamento aggiuntivo
Como, divide il toast e chiede due euro di “coperto aggiuntivo” – foto: Facebook – lintellettualedissidente.it

La principale difesa sostiene l’argomentazione secondo cui il servizio al tavolo vada pagato, peccato che – spesso e volentieri – al costo delle pietanze si aggiunga il valore del coperto. Questo dovrebbe includere l’assistenza dei camerieri, così come l’utilizzo di tovaglie, posate, piatti e pane. Va ovviamente esplicitato nello scontrino, in modo che il cliente sia consapevole della tariffa aggiuntiva inserita nel costo totale della consumazione.

Sulla fattura di consumazione del Bar Pace – protagonista della polemica – effettivamente non era incluso il coperto, associato successivamente ai due euro di divisione del toast. Questo non è bastato a tranquillizzare gli animi, anzi – la risposta della proprietaria del bar non ha fatto altro che alimentare la rabbia e l’indignazione. Secondo Cristina Bianchi infatti, il cliente dovrebbe pagare il tempo previsto per il taglio del toast.

“Per tagliarlo ci vuole del tempo”, questa la giustificazione della proprietaria

I clienti non devono fare i conti solo con l’aumento generalizzato dei prezzi, bensì anche con il costo del fattore “tempo”. La proprietaria del Bar Pace ha giustificato in questo modo i due euro relativi alla divisione del toast: “Per tagliarlo abbiamo impiegato del tempo” – sono state le sue parole – “Ogni servizio in più va pagato”. Dichiarazioni che, invece di placare l’ira del web, non hanno fatto altro che alimentarla.

Due euro in più per un piattino
Chiede un piattino al cameriere, il servizio le costa due euro in più – foto: Instagram @selvaggialucarelli – lintellettualedissidente.it

Lo stesso discorso vale per il piatto di trofie al pesto. Ci troviamo in Liguria, dove una mamma ha chiesto al cameriere che gli venisse portato un piattino, in modo da far assaggiare la pietanza a sua figlia di tre anni. La cliente ha poi riscontrato un conseguente aumento di prezzo: due euro in più per “piattino condivisione”. In questo caso ci troviamo di fronte ad una tariffa ingiustificata, in quanto sullo scontrino era già esplicato il costo del coperto per tre persone. Un’utente ha commentato ironicamente: “La dicitura ‘acqua potabile’ non è male eh?”.

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