Perde la vita nel tentativo di salvare tre bambine. Nel frattempo, sulla riva, i bagnanti accendono le telecamere e si godono lo spettacolo.
Giovedì 3 agosto, precisamente alle 18.00, Franco Gatto si trovava sul litorale di Latina per godere del sole e della compagnia famigliare. Il mare era mosso e particolarmente agitato. Ciò nonostante, tre intrepide ed incoscienti bambine hanno deciso di sfidare la sorte, lanciandosi tra le onde. La forza della corrente ha impedito loro di tornare facilmente a riva. Franco Gatto ha percepito immediatamente il pericolo, non ci ha pensato due volte: consapevole dei possibili rischi, ha scelto comunque di raggiungerle a nuoto.
Il 56enne romano ha mantenuto le piccole a galla, in attesa dell’arrivo dei bagnini dello stabilimento. Il personale ha quindi tratto in salvo le tre bambine, per poi recuperare Franco stesso. Tuttavia, la fatica e l’agitazione hanno avuto la meglio. Una volta condotto nuovamente a riva, il personale sanitario ha tentato invano di rianimarlo. Di fronte alla mancata risposta dell’uomo, i medici non hanno potuto fare altro che confermarne il decesso. La moglie Antonella è rimasta accanto al corpo del marito fino alla fine, per poi essere colta anch’essa da un malore.
“Gli devono la vita, è un eroe” – le parole dei bagnanti che hanno assistito alla scena dalla riva. Dichiarazioni colme di rispetto che tuttavia, stando alla testimonianza di Antonella, celano in realtà un’agghiacciante ipocrisia. Nessuno ha collaborato con Franco nel tentativo di salvare le tre bambine. Probabilmente, laddove avesse ricevuto maggiore assistenza, sarebbe ancora vivo.
I bagnanti del litorale di Latina hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia, esaltando la figura di Franco e dipingendolo come un eroe. Antonella Soncin ha accolto tali manifestazioni di stima con difficoltà. Il marito si trovava in evidente difficoltà, travolto dalle onde del mare e privo di assistenza. Nel frattempo, a riva si consumava un agghiacciante spettacolo: i presenti, invece che collaborare con il salvataggio, hanno tirato fuori i telefonini ed hanno filmato la scena da lontano.
“Gli ho tenuto la mano fino alla fine” – il racconto straziante di Antonella – “Con mio marito steso per terra, lo riprendevano col telefonino. I video stanno girando su Facebook”. La dipendenza dai dispositivi tecnologici che si trasforma in ossessione per la tragedia, i cosiddetti contenuti “instagrammabili”, volti ad accumulare visualizzazioni e seguaci sulle singole piattaforme social. Franco Gatto stava morendo e per gli amanti del voyeurismo mediatico – la fantomatica tv del dolore – questo rappresenta oro colato.
Il 5 agosto si sono tenuti i funerali, nella chiesa di San Carlo Borromeo. Le parole della sindaca Matilde Celentano: “La comunità di Latina è profondamente addolorata per la perdita del nostro coraggioso cittadino” – ed ha infine concluso – “Latina non dimenticherà il raro spirito di altruismo di Franco, che ha pagato il suo eroico gesto con la vita”.
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