Arrivata l’assoluzione da tutte le accuse per l’unico imputato per la morte di Carlotta, impiccata ad un albero
È stato assolto da tutte le accuse Marco Venturini, portato in tribunale per il caso della morte di Carlotta Benusiglio, 37enne morta il 31 maggio 2016 e all’epoca fidanzata di Venturi.
La sentenza della Corte d’Assise d’appello ha infatti scagionato l’uomo dalla condanna in primo grado a 6 anni per “morte come conseguenza di altro reato”. La prima sentenza, infatti, aveva condannato l’uomo anche per stalking. Ma ora Venturi è stato assolto e la famiglia di Carlotta è adirata.
Marco Venturi, assolto dalla Corte d’appello
Carlotta Benusisglio è morta il 31 maggio 2016, trovata impiccata con la sua sciarpa in piazza Napoli, a Milano, appoggiata ad un albero. Inizialmente le ipotesi erano quelle di un suicidio, ma poi sono emersi i comportamenti di Venturi e i continui litigi della coppia. Nella sentenza di primo grado, il gup Raffaella Mascarino aveva stabilito che la ragazza fosse morta per suicidio e non per omicidio. Tuttavia, questo poteva essere stato un atto dimostrativo di Carlotta, spinta dai comportamenti dell’ex compagno. Una ricostruzione non condivisa dai legali di Venturi, che avevano fatto ricorso in appello.
Nel processo di secondo grado la Corte ha infatti deciso di assolvere Venturi “perché il fatto non sussiste“. L’uomo è stato giudicato innocente in relazione a tutte le imputazioni che lo accusavano di omicidio volontario, o di aver indotto al suicidio la donna. Inoltre, nella sentenza vi è anche l’assoluzione dell’uomo per stalking nei confronti di Carlotta e per un episodio di lesioni nei confronti della 37enne. Una decisione condivisa dal legale Andrea Belotti, difensore di Venturi il quale ha affermato che si tratta di “una decisione coraggiosa”, pur comprendendo la reazione della famiglia di Carlotta.
“Spero che Carlotta non veda“. È stato questo il commento a caldo dei cronisti e le uniche parole di Giovanna Palazzi, la madre della donna morta il 31 maggio del 2016. La famiglia di Carlotta non ha affatto gradito la sentenza di secondo grado della Corte d’Assise. Sia la madre che la sorella di Carlotta, Giorgia, hanno lasciato l’aula visibilmente arrabbiate e deluse. Gli avvocati della famiglia Benusiglio, intanto, annunciano uno scontato ricorso alla Cassazione. “Cercheremo la verità e daremo giustizia a Carlotta – ha affermato Pier Paolo Pieragostini, avvocato della famiglia – La Procura generale farà i suoi passi, ma il ricorso è scontato”.