Una lite con un vicino di casa si è trasformato in un episodio fatale per la donna. Antonella è stata uccisa per le lenzuola
Uccidere è una delle azioni più efferate e disumane che può commettere una persona. Ma farlo per motivi davvero futili mette tristezza e provoca rabbia.
È quello che è successo ad un donna, la quale ha perso la vita per motivi che si fatica a definire semplicemente “futili”. Un’escalation di violenza che è sfociata nell’omicidio perpetrato da una persona nei confronti di un altro essere umano. Antonella è stata infatti uccisa per come stendeva le lenzuola.
Il vicino l’ha cosparsa di benzina
Una storia di litigi, forse anche qualche dispetto. Sicuramente tra Antonella Iaccarino, donna di 48 anni originaria di Quarto, nel napoletano, e Francesco Riccio, 53 enne suo vicino di casa, non correva buon sangue. I due non andavano per nulla d’accordo e molto spesso c’erano battibecchi pe futili motivi. Tuttavia, l’antipatia e i contrasti devono essere andati avanti per molto tempo, fino a scatenare la furia omicida dell’uomo, che ha ucciso Antonella senza pietà e con una violenza inaudita. La donna è morta dopo aver passato un mese di agonia a causa delle ustioni. Il suo vicino di casa, infatti, l’ha cosparsa di benzina per ucciderla.
Dopo l’ennesima lite, infatti, Francesco Riccio ha perso completamente la testa e ha deciso che Antonella non doveva più vivere. Secondo una prima ricostruzione, eseguita grazie anche ai terrificanti racconti dei testimoni che hanno assistito alla scena, Francesco era infastidito dal modo in cui Antonella stendeva un lenzuolo del suo bucato. La donna viveva a Quarto, nel Napoletano, e aveva l’abitudine, come tutti, di stendere i panni sul proprio balcone. Ma è stato proprio questo a scatenare la furia omicida dell’uomo. Il vicino di casa l’ha infatti cosparsa di benzina e ha appiccato il fuoco, bruciandola viva.
La donna ha passato circa un mese all’interno del reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli, per via delle ferite molto gravi che aveva riportato. Dopo grandi sofferenze, è deceduta in ospedale. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, tra i motivi della lite vi era un lenzuolo messo ad asciugare che, secondo l’uomo, ostruiva il box in cui parcheggiava la sua auto. Tra i due ci sarebbero state anche delle questioni irrisolte non ancora note. La Magistratura ha disposto l’autopsia sulla salma della donna, mentre il 53enne è stato accusato di omicidio aggravato da futili motivi.