Il 79enne sarebbe stato lasciato tre giorni in barella al pronto soccorso di Avezzano. Alcuni giorni dopo è morto
Una tragedia nella tragedia quella avvenuta pochi giorni fa nell’ospedale di Avezzano, in provincia dell’Aquila. L’uomo, un anziano di 79 anni, è morto nel reparto di geriatria dell’ospedale, dopo aver passato 3 giorni su una barella all’interno del pronto soccorso.
A denunciare l’accaduto è la famiglia del 79enne, secondo cui il personale sanitario del nosocomio abruzzese avrebbe lasciato per circa 3 giorni l’uomo, già affetto da gravi patologie, su una barella del pronto soccorso. Solo l’intervento del figlio avrebbe fatto sì che l’uomo fosse trasferito nel reparto di geriatria, dove però poi è morto. Ora la famiglia vuole fare luce su quello che è successo e avere giustizia.
Può un uomo con gravi patologie passare tre giorni su una barella di un pronto soccorso? È questo quello che si chiede la famiglia di Pasquale Ranieri, dopo che l’uomo è morto in circostanze ancora da chiarire. La famiglia del 79enne ha infatti presentato una denuncia alla Procura, la quale ha aperto un’inchiesta per chiarire che cosa sia davvero successo. I familiari della vittima raccontano che solo dopo l’insistenza del figlio il 79enne sarebbe stato spostato dal pronto soccorso e trasferito nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Avezzano, prima di morire alcuni giorni dopo.
La figlia racconta la sofferenza dell’uomo, portato in ospedale dopo una caduta apparentemente innocua. Il 79enne era vigile e cosciente, ma (sempre secondo il racconto) dopo essere stato accolto in pronto soccorso, è rimasto per tre giorni su una barella dell’ospedale, nonostante una grave patologia polmonare. Poi le insistenze del figlio per poter ottenere il trasferimento del padre in geriatria, fino al decesso avvenuto il 20 luglio.
Ora la famiglia non si da pace, chiedendosi perché l’uomo non sia stato trasferito in terapia intensiva. Secondo quanto riportato sulla cartella clinica redatta dai medici dell’ospedale, il 79enne sarebbe morto per via di un arresto cardiaco. Ma la figlia, parlando con un giornale locale, chiede quali siano state davvero le cause che hanno portato suo padre alla morte. Sarebbe stato possibile evitare le complicanze che hanno fermato il cuore dell’uomo? Ci sono stati soccorsi tempestivi? Insomma, la famiglia si chiede se tutto è stato fatto correttamente e se i protocolli siano stati seguiti alla lettera.
A stabilire che cosa sia effettivamente accaduto saranno le indagini della procura di Avezzano, che ha chiesto l’autopsia sul corpo del 79enne per far luce sulle cause e modalità del decesso. Si attende quindi la nomina del perito legale che procederà con gli esami autoptici, mentre la salma dell’uomo è stata trasferita all’obitorio locale. L’ospedale di Avezzano, intanto, ha fatto sapere di aver avviato un’indagine interna.
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