L’episodio raccontato dalla stessa protagonista del “presunto” rapimento. Ma c’è qualcosa che non torna
Il racconto mette i brividi e preoccuperebbe qualsiasi genitore che ha un figlio o una figlia. Una ragazza di 22 anni ha sporto denuncia ai Carabinieri, raccontando di un presunto rapimento avvenuto a Roma.
Secondo quanto dichiarato dalla 22enne, qualcuno si sarebbe avvicinata a lei a bordo di un furgone rosso urlando e dimostrando l’intenzione di volerla prendere. La ragazza è poi scappata, fino alla decisione di denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Ma nel racconto c’è qualcosa che non torna.
Cercano di rapinare una ragazza con un furgone, che però non esiste
Sembra una denuncia come – purtroppo – ce ne sono tante ogni anno nel nostro Paese, ma quella delle 22enne di Prima Porta, in provincia di Roma, presenta alcuni aspetti che lasciano dei dubbi. Dopo essersi recata dai Carabinieri, infatti, la ragazza ha denunciato l’accaduto raccontando ai Carabinieri che si trovava di fronte alla Conad di via Grotta Rossa insieme al suo cane. Mentre stava aspettando i genitori, G.U – questo il nome della ragazza – ha deciso di far bere alla fontanella il suo cane, ma proprio in quel momento, racconta, un furgone di colore rosso si affianca alla ragazza e un uomo grida “Prendila, prendila”.
La ragazza, terrorizzata, ha preso il cane ed è scappata via, senza però poter identificare il fugone e le persone che lo stavano guidando. Tuttavia, nel racconto della ragazza ci sono elementi contrastanti che fanno emergere dei seri dubbi. La ragazza ha infatti dichiarato che dal furgone non è sceso nessuno e che non ci sia stato alcun tentativo di prenderla e portala via. Gli stessi Carabinieri, che hanno iniziato le indagini dopo aver ricevuto la denuncia, non hanno visto alcun furgone rosso comparire davanti alle telecamere di sicurezza del supermercato. Elementi che possono far pensare ad un equivoco da parte della ragazza.
A complicare ulteriormente la faccenda però sono alcuni testimoni che avrebbero di chiarato di aver visto la scena insieme ad altre persone. Nei racconti si parla di un tentativo di rapimento e addirittura di un tentativo di divincolarsi da parte della ragazza, oltre alle urla della madre che avrebbero fatto fuggire gli uomini del furgone. Episodi mai avvenuti, che entrano in netto contrasto con il racconto stesso della ragazza e che fanno pensare ad invenzioni belle e buone. Gli inquirenti, ad ogni modo, indagano ma tutto farebbe propendere per un equivoco, magari causato dalle classiche leggende metropolitane che si diffondono sui social o con il passaparola.