Molte persone al mondo soffrono di disturbi fobici verso qualcosa di particolare. Quindi ci si chiede: è possibile liberarsi di queste fobie?
Cos’è la fobia? Essa è la paura e/o l’ansia per una particolare situazione o oggetto in misura sproporzionata rispetto al rischio o al pericolo reali.
La situazione o l’oggetto di solito sono evitati quando possibile, ma se l’esposizione si verifica, si sviluppa immediatamente ansia. L’ansia può intensificarsi fino a raggiungere il livello di un attacco di panico. I soggetti con fobie specifiche tipicamente riconoscono che il loro timore è irragionevole ed eccessivo.
La fobia è una paura riflessa che sfugge al ragionamento e non si risolve da sola, tranne a volte nei bambini, la cui paura del buio, molto comune, svanisce gradualmente. Quando soffri di una fobia, giudichi male il pericolo, quello che stai effettivamente affrontando o quello che prevedi. Quando hai paura di volare, a volte vai nel panico prima ancora di entrare in aereo. Oppure se hai paura dei gatti o dei cani, l’idea di andare a cena con il tuo vicino che ne ha diversi ti paralizza. Insomma, più hai paura, più eviti quella situazione.
Ad esempio invece di prendere l’aereo prendi la macchina. Invece di andare a casa del tuo vicino, lo inviti a cena a casa tua. Ma così il messaggio di pericolo non cambia resta impresso nel cervello. Liberarsi da una fobia implica quindi un approccio proattivo: è necessario darsi i mezzi per reimparare a funzionare in modo diverso, da un punto di vista comportamentale, cognitivo ed emotivo.
Come? A parlarcene è Antoine Pelissolo, psichiatra e psicoteraputa, primario presso gli ospedali Henri-Mondor e Albert-Chenevier di Créteil e professore di medicina all’Università Paris-Est Créteil.
Come guarire da una fobia
Quindi si può guarire da una fobia? Il professore ci fa sapere che si può disimparare la paura, a qualsiasi età e qualunque sia la fobia, purché non sia associata ad altre patologie come la depressione o la dipendenza. Le terapie cognitivo comportamentali (CBT) sono efficaci perché funzionano su più livelli. A livello di comportamento, ti esporrai gradualmente a ciò che temi, come un aereo o i gatti, e scoprirai che sopravvivi nonostante l’eccitazione del corpo e della mente.
A livello cognitivo si svolgerà un lavoro di psico-educazione: sapere come funziona un aereo o identificare le proprie convinzioni riguardo ai felini aiuterà ad acquisire una prospettiva. Infine, a livello emotivo, ti allenerai a valutare l’intensità delle tue sensazioni e familiarizzerai con tecniche di rilassamento o di respirazione che faciliteranno la desensibilizzazione.
Queste tecniche inoltre possono essere integrate da dispositivi digitali come la realtà virtuale, ma anche da piattaforme o applicazioni che supportano il processo terapeutico a distanza. È da sottolineare che le fobie sono molto diffuse poiché ne soffre dal 10 al 15% della popolazione. Ma alla maggior parte delle persone va bene così. Sono consapevoli della loro fobia e hanno imparato a conviverci, evitando ciò che fa loro paura. A volte magari non sanno nemmeno che ci possono essere delle cure per le loro fobie.
Da dove vengono le fobie?
Ma qual è l’origine delle fobie? Da quello che ci spiega il professore, sono tre i fattori che contribuiscono al rischio di svilupparle: un evento più o meno traumatico, l’istruzione e una forma di predisposizione biologica all’ansia. E se vi state chiedendo se si può avere fobia di qualsiasi cosa, la risposta è si. Esse si possono raggruppare in grandi famiglie: la paura dell‘altezza, dei predatori, degli spazi chiusi, degli altri o qualsiasi cosa che minacci l’esistenza.
Ciò che è interessante notare è che tutte queste paure riguardano il nostro istinto di sopravvivenza. Gli uomini, primitivi ad esempio, diffidavano delle tigri, della reclusione, degli estranei o persino delle ferite e questo permetteva loro di sopravvivere evitando quei pericoli. Probabilmente c’è un residuo di questa eredità nelle nostre fobie attuali.
Ma le fobie sono aumentate? Secondo il professore, si. Dopo la pandemia infatti c’è stato un aumento di alcune famiglie di fobie legate alla salute, alla paura delle malattie o dei germi. Sembrano in aumento anche le fobie legate alla presenza degli altri, come la fobia sociale o l’agorafobia ma anche la fobia scolastica.
Esse possono essere associate a disturbi ossessivi e compulsivi. Ad esempio se una persona ha paura di essere contaminata, essa penserà che l’esterno sia pericoloso e non uscirà. Ma allo stesso tempo, nel disturbo ossessivo compulsivo, penserà che il pericolo derivi dal suo stesso comportamento, quindi si laverà le mani mille volte. Questi due disturbi possono essere particolarmente invalidanti se presenti assieme. Ecco perché se la situazione va a degenerare è importante chiedere aiuto e rivolgersi a un medico.