Filosofo, linguista scienziato cognitivista, teorico della comunicazione e attivista politico statunitense. Noam Chomsky ha rappresentato e rappresenta molto in svariati ambiti. Uno degli argomenti trattati dall’intellettuale di Filadelfia è nelle strategie utilizzate dai mass media per manipolare l’opinione pubblica. Tutto avverrebbe attraverso delle regole di controllo sociale, dieci in totale. La loro applicazione sarebbe praticamente scientifica nei confronti di una popolazione ignara e sostanzialmente passiva. Proviamo ad analizzarne una alla volta, dalla prima all’ultima.
[amazon bestseller= “Noam Chomsky”]
Spostare l’attenzione del pubblico, distrarlo, indurlo a concentrarsi su altro. In che maniera? Fornendogli una quantità eccessiva, strabordante, di informazioni che in realtà non avrebbero particolare valore. A cosa servirebbe tutto ciò? A fare in modo che la sua mente non venga occupata dalle cose che veramente contano. In questo modo il pubblico non si interessa di materie essenziali appartenenti al mondo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. Mantenere la mente occupata, non concedere il tempo di ragionare seriamente. Così il pubblico rimane come annebbiato, interessato solo di argomenti futili lasciandosi guidare in maniera non cosciente su ciò che conta davvero.
Stavolta il problema viene fatto emergere in maniera seria e forte. Ma semplicemente per indurre l’opinione pubblica ad una reazione calcolata che richieda una pronta soluzione da parte di chi governa. L’esempio più classico, in questo senso, è quando si porta l’individuo a percepire un pericolo in maniera tale da sperare quasi in una limitazione della propria libertà al fine di acquistare sicurezza. Problema > Reazione > Soluzione. Questo è lo schema attuato secondo Chomsky.
Anche qualcosa che dal punto di vista logico appare totalmente inaccettabile può far essere digerito dall’opinione pubblica. In che modo? Applicando la mossa in maniera graduale, a piccolissime dosi, così come appaia come un qualcosa di irrinunciabile. Ovviamente è un’operazione che richiede del tempo, non può essere veloce ma occorrono anche anni. Lo sviluppo del neo liberalismo sarebbe uno degli esempi a suffragio di questa tesi, con la sua esplosione collocabile nel decennio degli Anni Ottanta e Novanta.
Questa va in stretta correlazione con quella precedentemente descritta. Se la decisione da prendere è impopolare, bisogna farla percepire come necessaria seppur dolorosa. Anticiparne la futura applicazione in questo caso è cosa buona e giusta, in maniera tale che quando avverrà tutti ne saranno preparati tanto da ritenerla indispensabile. Il tempo di abituarsi all’idea, e la speranza contemporaneamente che le cose possano invece andare meglio, aiuta le persone migliorandone l’umore e la percezione di ciò che avverrà.
Questo lo possiamo constatare dalle pubblicità, il cui tono è spesso e volentieri infantile per discorsi, argomenti, ambientazione e intonazione. Più è necessario ingannare lo spettatore più questo aspetto viene caricato. La teoria di base è che se tratto lo spettatore come un bambino è più probabile che esso si immedesimi fino ad offrire una risposta o una reazione da tale. Questione di suggestione.
Non potendo far leva sull’aspetto razionale, che anzi sarebbe necessario limitare il più possibile, è bene piuttosto incidere su quello emotivo capace di offuscare l’altro. Emozionare significa accedere all’inconscio, per “iniettare” nello spettatore desideri, idee, ansie, timori. Così si genererebbe un black-out della capacità di analizzare razionalmente.
Rendere il pubblico incapace di comprendere tecnologie e metodi utilizzati per il suo controllo e la sua schiavitù. Per ottenere questo risultato l’educazione e la possibilità di accedere alla cultura della classe sociale inferiore devono essere quanto più basse possibile.
Il pubblico deve ritenere che è bene essere stupidi e volgari. Bisogna essere contenti di essere ignoranti.
Non concedere alibi né alcuna possibile giustificazione. La colpa del proprio male deve necessariamente ricadere su sé stessi.
In questo caso, afferma Noam Chomsky, la scienza e l’evoluzione hanno dato una forte mano. Lo studio dell’essere umano a 360 gradi ha fatto in modo che non ci fossero più segreti o quasi. Maggiore è la conoscenza dell’individuo maggiore è il controllo che si può esercitare su di esso.
Non è impossibile distinguere un testo generato dall’intelligenza artificiale rispetto a uno scritto da una…
Avete notato che in Italia i film al cinema escono sempre di giovedì? Come mai…
Avete mai pensato al motivo per cui le montagne russe si chiamano così? C’entra la…
Inizia la seconda metà del mese, ecco che cosa ci dice l’oroscopo dal 16 al…
Come mai nelle strade ci sono limiti di velocità diversi e come vengono stabiliti? Questo…
La petunia sta arrivando alla fine della sua fioritura, ma ecco alcuni consigli su come…