Il presidente ucraino si sente abbandonato dai suoi stessi alleati, forse stanchi della guerra. Ma questo apre alla vittoria della Russia
Fino a quando si può spingere l’Europa e l’Occidente nel sostenere l’Ucraina, la sua causa e la guerra che continua ad essere una delle più sanguinose mai viste in territorio europeo?
Gli occhi del mondo sembrano ora rivolti solo al Medio Oriente, con la guerra tra Israele e Hamas che infuria e che non fa prigionieri. La tensione in tutto il globo sta aumentando a dismisura, ma questo ha effetti negativi soprattutto per l’Ucraina. Zelensky lo sa bene e inizia a lamentarsi dei suoi stessi alleati.
Forse l’Occidente si è stancato. Potrebbe essere questa la motivazione da dare ai posteri, quando si cecheranno di capire le motivazioni di una possibile (o addirittura probabile) vittoria della Russia in Ucraina. La realtà dei fatti è che c’è sempre meno entusiasmo nel sostenere la causa russa. E se a rivelarlo è stato anche lo scherzo telefonico fatto dai due comici russi alla premier Meloni (la quale ammette che in Europa le priorità potrebbero presto cambiare), la conferma arriva dallo stesso Zelensky.
Parlando in un’intervista concessa al Time, Zelensky ha affermato, rinunciatario, che “nessuno crede nella nostra vittoria come ci credo io, nessuno“. Il presidente ucraino dice di essere stanco di dover convincere ancora i suoi alleati che una vittoria contro la Russia sia davvero possibile. Lo sforzo è diventato immensamente duro da sostenere, mentre la Russia sta affrontando forse il suo momento migliore da quando è iniziata la guerra. Circa un quinto del territorio ucraino è in mani russe e nulla sembra poter invertire questa che, per l’Ucraina, sembra essere più una sentenza.
Zelensky è ormai convinto che il sostegno internazionale nei confronti di Kiev sia in fase calante, in maniera irrimediabile. “La cosa che temo di più – afferma – è che una parte del mondo si è ormai abituata alla guerra. Lo vediamo negli Stati Uniti e in Europa”. A peggiorare la situazione in Ucraina è inoltre la situazione in Medio Oriente, sempre più rovente e complessa. Un contesto ideale per la Russia – accusata da alcuni membri del partito di Netanyahu di aver partecipato indirettamente alle azioni di Hamas – che in vista dell’inverno potrà preparare il suo colpo finale in Ucraina. Il presidente Zelensky continua a dire che l’Ucraina può vincere. Ma bisognerà vedere quanto di queste parole siano pronunciate con la reale convinzione che la Russia non sia ad un passo dalla vittoria.
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