Nessuno immaginerebbe che un uomo possa vivere sott’acqua per molto tempo, eppure è successo realmente. La storia di quest’uomo, decisamente fuori dal comune, ha fatto il giro del mondo.
La storia delle immersioni sott’acqua è antichissima, risalente addirittura a millenni fa. Gli antichi greci che si immergevano in apnea lo facevano per cercare spugne di mare oppure per compiere delle imprese militari. Molti anni dopo, verso il XVI secolo, per poter rimanere per più tempo sott’acqua incominciarono ad utilizzare una campana modificata, che permetteva loro di continuare ad avere a disposizione un certo quantitativo di aria.
Persino il grande genio Leonardo da Vinci ideò le primissime attrezzature da subacqueo, per riuscire a portare sott’acqua delle sacche piene di aria. In seguito, nel 1837 Augustus Siebe studiò il progetto di Leonardo da Vinci e di Halley per realizzare una veste per le immersioni, cioè l’antenato dell’attuale muta.
Oggi, l’attuale tecnologia permette di realizzare quasi qualsiasi cosa: dai sottomarini alle navi portaerei della Marina Militare, oppure dalle attrezzature per palombari a case sottomarine. Recentemente è giunta la notizia che un uomo sta letteralmente vivendo sott’acqua. La notizia sta facendo il giro del mondo.
L’uomo che vive sott’acqua
Un professore ricercatore degli Stati Uniti, chiamato Joseph Dituri, ha da poco battuto un record mondiale: è il primo essere umano ad aver trascorso oltre 74 giorni a 9 metri di profondità senza depressurizzazione. E’ successo a Key Largo, in Florida. Il professore, dopo l’impresa, ha dichiarato di voler battere il proprio record e arrivare fino a 100 giorni sott’acqua. Inoltre, ha affermato che ciò che lo spinge a compiere questa impresa è la curiosità e, soprattutto, la voglia di essere un’ispirazione per i giovani e per le future generazioni. Prima di lui il record apparteneva a due professori che, all’interno della stessa loggia, hanno vissuto per 73 giorni sempre senza depressurizzazione.
La loggia in cui vive sott’acqua è molto simile ad un sottomarino, l’unica differenza è che non c’è la tecnologia che lo aiuta ad adattarsi alla pressione sottomarina. Il professore Joseph Dituri ha iniziato la sua avventura sottomarina il 1° marzo, grazie al progetto Project Neptune 100, che ha l’obiettivo di capire cosa succede al corpo umano quando vive a pressioni estreme.
Pertanto, i ricercatori stanno analizzando il professore di 55 anni che vive in questo ambiente estremo, cercando di studiare gli effetti sulla mente causati dall’isolamento, oltre agli studi medici sulla salute del corpo umano. Nonostante l’isolamento, il professore sta continuando il suo lavoro da docente, insegnando le sue materie di ingegneria biomedica attraverso il web.