A un anno e mezzo dall’inizio della guerra in Ucraina, la svolta della Russia: ecco 5 milioni di nuovi soldati pronti a combattere
Uno spettro si aggira per l’Europa da circa un anno e mezzo ormai. La paura che il conflitto in Ucraina possa allargarsi su una scala molto più ampia, coinvolgendo altri Stati, fino ad arrivare a un conflitto mondiale. E le ultime mosse effettuate dalla Russia non fanno altro che aumentare questa paura. Ecco cosa sta succedendo.
Era il 24 febbraio 2022 quando la Russia di Vladimir Putin decideva di invadere l’Ucraina, Stato confinante su cui lo zar, ex KGB, ha sempre avuto mire. Da quel momento circa un anno e mezzo di morte, di devastazione, di fughe e depistaggi, ma anche di ripercussioni economiche che stiamo vivendo tutti noi.
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Occidente in generale si sono fin qui “limitati” al supporto alla resistenza ucraina, senza scendere in campo personalmente. Una scelta del genere, infatti, avrebbe sostanzialmente decretato l’avvio di un nuovo conflitto mondiale con Putin pronto ad allertare i suoi vari alleati in giro per il mondo. Circostanza fin qui, fortunatamente, scongiurata, ma non del tutto tramontata. Più volte, in questi mesi, infatti, si è paventato il rischio escalation, ma mai come in questi giorni, con una decisione clamorosa da parte della Russia.
Guerra: escalation dietro l’angolo
Proprio in questi giorni, infatti, la Russia ha approvato una nuova legge per aumentare l’età massima della leva obbligatoria. Il nuovo regolamento approvato dalla Duma, infatti, è indicato dagli analisti come un possibile punto di svolta per la guerra in Ucraina, ma non solo. In tanti, infatti, temono che Putin possa alzare ulteriormente la posta in gioco.
Con la nuova legge, infatti, sarà possibile l’arruolamento di ben ulteriori 5 milioni di (giovanissimi) nuovi soldati. La Duma, infatti, ha approvato l’aumento dell’età massima di leva. Fino a ora la leva andava dai 18 ai 27 anni, con le nuove regole andrà dai 18 ai 30 anni. Aumenta l’età anche per i riservisti: 70 anni. Multe salate e limitazioni nei viaggi sono previste per contrastare gli eventuali disertori.
Insomma, la Russia di Vladimir Putin fa sul serio. Il disegno di legge è stato approvato e a partire dal 1° gennaio 2024 entreranno in vigore le nuove regole di arruolamento e le punizioni per chi tenterà la fuga. Difficile capire, dunque, in che modo tutto questo possa, nei primi mesi del nuovo anno, cambiare le sorti del conflitto. Ma, certamente, quello spettro che da un anno e mezzo si aggira per l’Europa, oggi fa ancora più paura.