Continuano i violenti scontri a ridosso della città di Gaza. Ora gli spari sono arrivati in strada e la gente ha fame
Sono iniziati i violenti scontri a terra a seguito dell’ingresso di truppe israeliane all’interno della Striscia di Gaza. Si tratta di un segnale che dimostra come l’invasione della città sia ormai imminente.
Dopo quasi un mese dall’inizio del conflitto, Gaza City è stata bombardata senza sosta e gli indizi per violento scontro faccia a faccia tra l’esercito israeliano e le milizie di Hamas si fanno sempre più evidenti. Intanto si inizia a sparare in città e la gente, stretta dal morso della fame, inizia a creare disordini.
Morte e disperazione per le strade di Gaza
Nella giornata di domenica Israele ha annunciato un aumento ulteriore delle truppe all’interno del territorio assediato. L’obiettivo, ribadiscono le autorità, è quello di “annientare Hamas” e per farlo Gaza viene bombardata giorno e notte. Sono oltre 600 gli obbiettivi colpiti in sole 24 ore. Nel mirino, dicono i portavoce dell’esercito, postazioni di lancio di missili anticarro e depositi di armi. Colpiti anche edifici e tunnel al cui suo interno vi erano nascoste milizie e terroristi di Hamas.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni civili, nella mattinata sono stati avvistati alcuni carri armati battente bandiera israeliana entrare in uno dei quartieri periferici della periferia di Gaza City, procedendo per almeno 2 chilometri all’interno del territorio palestinese. Dunque alcune truppe israeliane sarebbero già entrate a Gaza, ma non è chiaro se a seguito di alcune operazioni isolate o in vista di una imminente e massiccia invasione di terra. Intanto la situazione in città è sempre più critica. Per alcune ore l’intera popolazione di Gaza si è ritrovata senza elettricità e senza connessione internet. Una situazione al limite della sopportazione per i civili, che iniziano a dare vita ad azioni violente.
A seguito del blackout totale di alcune ore sull’intera città, moltissimi cittadini sono entrati nel panico e si sono iniziati a verificare i primi disordini. Migliaia di civili hanno infatti preso d’assalto alcuni magazzini dei centri di distribuzione degli aiuti alimentari dell’ONU. A riferirlo è stata la stessa agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), che ha allertato sul possibile collasso dell’ordine pubblico su tutta la Striscia di Gaza. Ma anche la situazione sanitaria della città è ormai al collasso. Molte strutture – riferiscono fonti palestinesi – sono state colpite e migliaia di pazienti sono in pericolo di vita. Una situazione che si va ad aggravare di ora in ora e che delinea sempre più da vicino una vera crisi umanitaria.