Le discoteche di Murcia vengono devastate da un incendio: giovani e adolescenti tentano invano di fuggire dalle fiamme.
Sale a tredici il numero delle vittime identificate dai vigili del fuoco, oltre a quattro ricoverati, innumerevoli feriti e tre dispersi. Domenica 1 ottobre, verso le sei del mattino, un presunto cortocircuito ha provocato un tragico incendio a Murcia, città universitaria situata nella zona sud-est della Spagna. Secondo una prima ricostruzione delle dinamiche, sembra che tutto sia partito dal locale Teatre per poi estendersi verso il Fonda Milagros, dove sono stati rinvenuti la maggior parte dei corpi.
Il personale impiegato nel primo locale è riuscito ad evacuare la struttura prima che si consumasse il peggio, al contrario il fuoco ha raggiunto il Fonda all’improvviso, danneggiando il tetto e provocandone il crollo. Quella sera il Milagros ospitava una festa di compleanno numerosa, oltre a moltissimi giovani e adolescenti giunti dalle città vicine per concedersi una serata all’insegna della spensieratezza.
Il processo di identificazione dei corpi prosegue con difficoltà, sfavorito dalle condizioni del Fonda e soprattutto dalla potenza inarrestabile delle fiamme. In molti, presa consapevolezza della morte imminente, hanno pensato di inviare un ultimo saluto alle famiglie. Vocali, messaggi e telefonate disperate, poi il silenzio assordante. I parenti, così come i sopravvissuti, sono stati accolti in una palasport nelle vicinanze, in modo da poter usufruire dell’assistenza di un gruppo di psicologi.
Non è la prima volta che il Teatre viene evacuato: nel 2009 i clienti fuggirono dalla discoteca dopo che alcuni cavi elettrici sulla facciata avevano preso fuoco. In nome di tali precedenti, i vigili del fuoco hanno ipotizzato che la causa potesse essere da attribuire ad un cortocircuito interno alla struttura. Si tratta tuttavia di mere considerazioni che necessitano di un preciso percorso di indagine. Per il momento le discoteche coinvolte risultano esenti da eventuali accuse e giudizi penali.
Nel frattempo le autorità si dedicano giorno e notte alla fase di recupero dei corpi. Moltissimi famigliari hanno ricevuto nella notte dei messaggi vocali agghiaccianti e disperati. “Mamma ti voglio bene…ti voglio bene. Sto per morire!” – le parole udite da Jairo, così la figlia 28enne ha concesso ai genitori un ultimo saluto. “Le è bastato per dirci addio” – ha dichiarato sconvolto. La giovane, residente a Caravaca de la Cruz, aveva raggiunto Murcia insieme a qualche amico. Istanti di condivisione ed allegria, conclusi nella peggiore delle tragedie.
Un 17enne, salvo per miracolo, aveva lasciato il locale pochi minuti prima: “Siamo saliti in macchina e abbaino iniziato a vedere l’incendio” – ha raccontato – “Abbiamo sentito molte urla, ma non siamo riusciti a vedere le persone a causa del fumo”. La corrente elettrica ha abbandonato il locale poco prima che le fiamme cominciassero a divorare il Fonda, le vittime sono morte al buio, senza riuscire ad individuare una possibile via di fuga.
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