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Risarcimenti ai familiari di Hamas

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Gianluca Merla

Non c’è solo l’aspetto religioso e ideologico. Le famiglie dei terroristi di Hamas riceveranno dei risarcimenti

La guerra in Israele e sulla Striscia di Gaza è stata definita da molti come un conflitto ideologico e perfino religioso.

Risarcimenti ai familiari di Hamas
Le famiglie dei terroristi verranno risarcite (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Non si può di certo sintetizzare in poche righe una questione storica che va avanti da moltissimi anni, ma di certo esistono degli aspetti che raccontano di quanto il conflitto sia molto più ampio di quanto si creda. In territorio palestinese, infatti, esiste una sorta di “assicurazione sulla vita” che eroga risarcimenti ai familiari di Hamas.

Accade l’impensabile

Le famiglie dei terroristi di Hamas che hanno perso la vita durante l’attacco ai Kibbutz israeliani verranno risarcite economicamente. È quanto viene stabilito dal rapporto del Palestine Media Watch, un’organizzazione non governativa palestinese che si impegnerà a pagare le famiglie dei miliziani di Hamas morti in battaglia. Il Messaggero parla di “sistema pay-for slay”, ovvero un pagamento i cui importi vengono calibrati in base alle uccisioni e ai danni provocati durante un assalto, come quello avvenuto sabato 7 ottobre in pieno territorio israeliano.

Risarcimenti ai familiari di Hamas
Un fondo da più di 2 milioni di euro per risarcire le famiglie (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Una vera e propria “polizza sulla vita” che il Palestine Media Watch, gruppo di controllo dei media, ha deciso di stipulare con i terroristi di Hamas stanziando un fondo di 2,8 milioni di dollari. Il PMW ha fatto sapere che il fondo è dedicato in particolar modo alle famiglie dei terroristi che vengono impiegati in battaglia da Hamas. Secondo il Palestine Media Watch, la famiglia di un terrorista riceverebbe 6.000 NIS (la moneta che viene utilizzata a Gaza), che corrisponderebbero a circa 1.500 dollari. Inoltre, verrebbe stanziato un assegno mensile di 1.400 NIS – il corrispettivo di 353 dollari – a vita, per un totale di 7.400 NIS. Ma non solo, perché è previsto anche un “premio” per le famiglie che sposeranno i terroristi. In questo caso la cifra è più alta. Per il mese di ottobre, sostiene il rapporto, verranno pagati circa 17.590 dollari a 50 prigionieri di Hamas catturati dalle forze israeliane.

Tutto questo coincide ed è coerente con ciò che dice la legge dell’Autorità Palestinese, secondo cui ogni uomo che viene ucciso durante un attacco ad Israele può essere considerato un martire. In quel caso, la sua famiglia sarà ricompensata immediatamente dall’Autorità Palestinese, la quale erogherà un sussidio di 6.000 shekel, oltre ad un assegno di 1.400 shekel. Rispettivamente 1.511 dollari e 353 dollari. Coloro che questo mese hanno partecipato alle sanguinose violenze perpetrate in territorio israeliano riceveranno inoltre circa 11.100.00 shekel, ovvero 2.789.430 dollari.

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